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Uragano
Uragano

Con il cambiamento climatico gli uragani non perdonano

La stagione degli uragani statunitensi sarà più distruttiva della media per il settimo anno consecutivo. Lo hanno di dichiarato gli scienziati della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) che prevedono da 14 a 21 tempeste; di cui da sei a dieci diventeranno uragani, e da tre a sei di queste si svilupperanno in uragani maggiori; durante la stagione che va dal 1° giugno al 30 novembre.

La causa principale degli uragani è il riscaldamento climatico; dato che le temperature stagionalmente elevate e oceani più caldi della media forniscono energia ai cicloni tropicali.

In climatologia con i termini cambiamenti climatici o mutamenti climatici si indicano le variazioni del clima della Terra; cioè variazioni a diverse scale spaziali (regionale, continentale, emisferica e globale); e storico-temporali (decennale, secolare, millenaria e ultramillenaria) di uno o più parametri ambientali e climatici nei loro valori medi: temperature (media, massima e minima); precipitazioninuvolosità, temperature degli oceani; distribuzione e sviluppo di piante e animali.

Con l’espressione riscaldamento globale (traduzione dall’inglese global warming; tradotto talvolta con riscaldamento climatico o surriscaldamento climatico) si indica il mutamento del clima terrestre; sviluppatosi a partire dall’inizio del XX secolo e tuttora in corso. La comunità scientifica attribuisce tale mutamento alle emissioni nell’atmosfera terrestre di crescenti quantità di gas serra (con conseguente incremento dell’effetto serra); e ad altri fattori tutti imputabili all’attività umana.

In base ai dati relativi al 2013 contenuti nel 5º rapporto del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico; i dati combinati della temperatura media globale della superficie della Terra e dell’oceano, calcolati con trend lineare; indicano un riscaldamento medio di 0,85 °C nel periodo 1880-2012. Nel 2014 si è raggiunto il record della temperatura media globale. L’allarme è particolarmente grave per l’Italia, che si sta scaldando più velocemente della media globale e di altre terre emerse del pianeta. Il nuovo record italiano raggiunto nel 2014 è stato di +1,45 °C rispetto al trentennio 1971-2000.

About Alessia Porcu

Studentessa di Lingue e Comunicazione all'Università di Cagliari. Appassionata di fotografia.

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