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A CRIATURA Foto@Paulo Nogueira 5

A Criatura” al Teatro delle Saline

La Companhia de Teatro de Braga alle Saline.


La Companhia de Teatro de Braga alle Saline.

Uno spettacolo affascinante e imperdibile per Stagione del Teatro Contemporaneo curata dalla compagnia Akròama con un grande classico
Martedì 26, mercoledì 27, giovedì 28 e venerdì 29 ottobre, alle 21, al Teatro delle Saline – piazzetta Billy Sechi n. 3/4, Cagliari – va in scena “A Criatura”, un’opera che il regista Lelio Lecis ha tratto da “Quando noi morti ci destiamo” (“Når vi døde vågner”), con sottotitolo “e ci accorgiamo di non aver mai vissuto”, l’ultima opera teatrale del drammaturgo norvegese Henrik Ibsen.

Da cosa è preceduto l’evento?

Lo spettacolo della Companhia de Braga, con la regia di Lelio Lecis, è preceduta alle 20.30

da “Storie Finite”, un insieme di riletture in modo poetico delle biografie degli autori o storie d’amore finite contemporanee.

La Storia finita che precederà lo spettacolo sarà sull’autore Henrik Ibsen e sarà interpretata dall’attrice Tiziana Martucci.
Lo spettacolo rientra nel calendario della “Stagione del Teatro Contemporaneo”.

L’edizione esalta la qualità artistica e organizzativa del percorso creato dal Teatro Stabile di Innovazione Akròama nella pregiata e rinnovata struttura delle Saline. La rassegna è supportata da Ministero per i Beni Culturali, la Regione Sardegna, il Comune di Cagliari e la Fondazione di Sardegna.

A Criatura”. Lo spettacolo in portoghese va in scena con

António Jorge

Eduarda Filipa

RogérioBoane

  • e Solange Sá. Traduzione Ana Cruz.
  • Regia, allestimenti e luci Lelio Lecis.
  • Scenografia e costumi Valentina Enna. Armadio Manuela Bronze e Mónica Melo.
  • Proiezione laser João Moura.
  • Progetto grafico Carlos Sampaio.
  • Fotografia Eduarda Filipa.
  • Operazione leggera Vicente Magalhães
  • Operazione sonora João Chelo
  • Cattura del suono del personaggio “Manager” Luís Rosa Lopes.

Voce fuori campo del personaggio “Manager” Rui Madeira.
Nella profondità della psiche umana.

Irrequieto

Irrequieto, anticonformista, spesso anche fastidioso, Henrik Johan Ibsen (1828-1906) ha creato personaggi fortemente segnati dal malessere sociale, in un’opera sempre più immersa nelle profondità della psiche umana.

Nel 1899, già nel crepuscolo della sua vita, scrisse “Quando noi morti ci destiamo”, il testo su cui si basa questo spettacolo, il cui protagonista è un vecchio scultore di fama mondiale di nome Rubek, un uomo che scopre tardivamente che le sue scelte di vita si discostano da ciò che lui avrebbe voluto in giovinezza.

Ha scelto l’arte a discapito dell’amore, e poi il successo a discapito dell’arte stessa. Lo scultore è diventato famoso in tutto il mondo principalmente per una sua scultura sulla resurrezione.

Cosa rappresenta la scultura ?

La scultura rappresenta una giovane donna che si libra verso il cielo da un piedistallo che sembra la terra popolata da esseri umani simili ai maiali. Proprio il piedistallo sarà il motivo del suo successo.

Il piedistallo quindi e non la sua opera immortale.

Il rapporto strano tra lo scultore e la modella porta quest’ultima ad una sorta di follia che la farà scappare in giro per il mondo dove avventure pericolose la porteranno alla morte. Tornerà da morta per trascinare con sé lo scultore che aveva tradito il suo spirito dando più importanza al piedistallo e non alla sua figura.

La modella è una giovane donna che nello squilibrio della sua esperienza artistica cerca sollievo in gioie artificiali. Un’opera quindi sull’arte ma anche sul disagio giovanile e sul tradimento dei propri sogni e ideali.

Costruito come esercizio di pensiero ontologico sulla creazione artistica, espone in scena ciò che può realmente accadere tra un creatore e la sua opera.

Il lavoro di Lelio Lecis regala il palco all’arte e le pulsioni che la determinano e la modellano.

La creazione artistica è l’unica possibilità per il suo creatore di comunicare il suo mondo agli altri,

ma anche a se stesso” spiega il regista, riflettendo sull’intimità del rapporto che si instaura tra il creatore e la sua “creatura”. Pur partendo da una narrazione plasmata culturalmente dai territori del Nord Europa, lo spettacolo ha i colori della Sardegna.
Un periodo particolare.

La Stagione di Teatro Contemporaneo

La Stagione di Teatro Contemporaneo si svolge nel periodo compreso fra ottobre e novembre. Le rappresentazioni vanno in scena dalle 21 e sono precedute dalla performance teatrale “Storie Finite”, differente per ogni spettacolo.

La rassegna si divide in 4 turni:

Turno A (martedì), turno B (mercoledì), turno C (giovedì) e turno D (venerdì).

Un turno è stato aggiunto ai normali abbonamenti per permettere mantenere il distanziamento tra spettatori. Sarà possibile accedere al teatro solo con l’abbonamento.

About Andrea Perra

Sono un ragazzo a cui piace molto fare sport divertirmi e socializzare con le persone. Mi piace scrivere, ascoltare musica e gli animali. Mi piace pure fare rime e viaggiare .Sono amante del calcio infatti tifo il Cagliari. Ho studiato nella facoltà di scienze politiche e dopo aver conseguito la laurea ora sto studiando per diventare Consulente del lavoro.

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