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spaziomusica 2023

Festival Spaziomusica: al via la 42° edizione a Cagliari

Dal 26 settembre al 9 novembre al Ghetto di Cagliari si tiene la 42° edizione del Festival Spaziomusica. Echoic Memory è il tema che accompagnerà la rassegna dedicata alla musica contemporanea e alle sue immediate declinazioni

Festeggia quarantadue anni di attività il Festival Spaziomusica, la rassegna dedicata alla musica di ricerca e di improvvisazione, acustica ed elettronica e alle sue immediate derivazioni – fondata dal Maestro Franco Oppo nel 1982 -, che da martedì 26 settembre a giovedì 9 novembre proporrà negli spazi del Ghetto di Cagliari il suo ricco programma che si dirama tra concerti e performance acustiche e audiovisive.

E lo farà con un imponente cartellone che in questa edizione si riconoscerà nel tema Echoic Memory, volgendo il proprio sguardo alla scena internazionale e nazionale, con la consueta attenzione a quella isolana, con artisti del calibro di Joo Won Park, Giulio Colangelo, Cesare Saldicco Nicolas Thirion, Juliette Tixier, Valentine Leboucher, Carolina Lidia Fracchi, Sandro Mungianu, Walter Prati, Fabrizio Casti, Theocharis Papatrechas, Danilo Casti, Gabriele Marangoni, Nicola e Raffaele Bertolini, Roberto Zanata, Miguel Àngel Berbis e Jacopo Foschi, tra gli altri.

Il Festival

La memoria ecoica è un sottosistema di memoria sensoriale a breve termine che memorizza per un tempo limitato le informazioni uditive” spiega Fabrizio Casti, direttore artistico del festival Spaziomusica. “Ci consente di elaborare e comprendere il parlato, riconoscere i suoni e ascoltare la musica. Agisce come un buffer uditivo temporaneo e svolge un ruolo vitale nella percezione del parlato e nel riconoscimento del pattern uditivo. Quando sentiamo un suono, la memoria ecoica si attiva e il cervello mantiene una replica perfetta di quel suono per un breve periodo. Possiamo persino rimandare l’attenzione al significato del suono mentre lo sentiamo e interpretarne invece la copia memorizzata.

Con la 42° edizione del Festival, L’Associazione Spaziomusica continua la sua esplorazione. Protagoniste di questa edizione saranno le nuove tecnologie audio-video, quali le installazioni multimediali, mapping e tutte le arti performative di nuova progettazione. Sono tantissime le prime produzioni assolute e le collaborazioni nazionali ed internazionali con Ensemble di fama mondiale e nomi prestigiosi del panorama della musica contemporanea che ospiteremo negli spazi del Ghetto di Cagliari.”

Spaziomusica è realizzato con il contributo del MiC (Direzione generale spettacolo dal vivo), Regione Autonoma della Sardegna, (Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport) e del Comune di Cagliari, (Assessorato alla Cultura, Pubblica Istruzione, Sport, Spettacolo e Politiche Giovanili) in collaborazione con il Conservatorio Statale di Musica Giovanni Pierluigi da Palestrina di Cagliari.

Il programma di martedì 26 settembre

Il Festival Spaziomusica vivrà il suo primo appuntamento martedì 26 settembre presso Il Ghetto di Cagliari: alle 20.30 inaugurerà la manifestazione la installazione performativa “Cabin Fiver” di Giulio Colangelo e Cesare Saldicco. Il progetto nasce nel settembre 2020 con chiari riferimenti alla situazione pandemica. Lavora sull’isolamento del singolo e la sua contemporanea connessione e interdipendenza planetaria. In un processo di sintesi e drammaturgia sonora, i due artisti si interrogano sulla necessità di una società costretta a ridisegnare il tempo e lo spazio, stabilendo nuovi perimetri di sicurezza.

Alle 21.30 il secondo set della serata è affidato alla performance multimediale “Interstellar Gig” di Mattia Mazzocchio (all’elettronica). Dal punto di vista visuale il lavoro consiste nella proiezione del sistema solare, così come lo conosciamo oggi. Attraverso gestualità codificate i visitatori potranno interagire con l’opera volando da un pianeta all’altro. Diversi mondi corrisponderanno a rispettivi fenomeni fisici. Nello spazio cosmico, data l’estrema rarefazione dell’aria la propagazione del suono sarebbe impensabile, tuttavia, proprio grazie alla virtualizzazione proposta ogni pianeta viene sonorizzato con grande coerenza attraverso tecniche di sintesi elettroacustica.

Il programma di mercoledì 27 settembre

Mercoledì 27 settembre il primo appuntamento della serata (alle 20.30) vedrà protagonista ancora una performance multimediale: Magnétonium è il titolo del progetto di Nicolas Thirion, Juliette Tixier, Valentine Leboucher. Negli spazi del Ghetto sarà possibile cimentarsi con un dispositivo ibrido, in parte strumento musicale, e in parte sistema di diffusione del suono, composto da circa cinquanta registratori portatili a nastro con controllo della velocità variabile. Distribuiti in tutta la stanza, gli apparecchi diffonderanno il suono attraverso i propri altoparlanti, talvolta preparati con oggetti di varia natura.

Nella seconda parte della serata (alle 21.30) Spaziomusica ospiterà la prima esecuzione assoluta della performance audio-video Fill In The Squadres (coproduzione Inire e Spaziomusica), con Malgorzata Dancewicz, Krzysztof Pawlik, Sandro Mungianu e Roberto Zanata. Il progetto è un concerto multimediale per sistemi analogico-digitali audiovideo basato sul concetto di quadratura inteso come serie di ripartizioni performative processate in tempo reale.

Il programma di giovedì 28 settembre

La terza giornata del festival Spaziomusica (giovedì 28 settembre) si aprirà alle 20.30 con il concerto del fisarmonicista Francesco Gesualdi, riconosciuto dalla critica e dall’ambiente musicale contemporaneo come uno dei principali fisarmonicisti italiani impegnati nello sviluppo della fisarmonica contemporanea da concerto. Alle 21.30 salirà invece in cattedra l’ensemble Atmospheres composto da Carolina Lidia Fracchi alla voce, Sandro Mungianu al clarinetto ed elettronica, Walter Prati al violoncello ed elettronica e Fabrizio Casti al pianoforte ed elettronica, per una co-produzione MMT Creative Lab e Spaziomusica.

“Visioni e suoni del ricercare” è il titolo del progetto che consiste in una libera interpretazione della poetica di Gyorgy Ligeti attraverso una rilettura delle sue sonorità. La presenza sia di strumenti musicali acustici, che di strumentazione elettronica suggerisce il possibile sviluppo della musica che verrà proposta; una alternanza di sonorità acustiche ed elettroniche che permette una combinazione sonora articolata e rispondente alla visione del mondo ligetiano proposto dagli autori.

Il programma di venerdì 29 settembre

Venerdì 29 settembre aprirà gli appuntamenti serali il concerto “A Tempo – dedicato agli 80 anni di Albert Mayr”: un percorso-concerto che ribalta, in un continuo e distintivo contrappunto, osmosi e frattura di visivo e visione, nello scandalo della discordanza tra spazio suono e tempo. I solisti del GAMO Ensemble saranno Michele Bianchini al sassofono, Giacomo Piermatti al contrabbasso, Francesco Gesualdi alla fisarmonica e Iaria Baldaccini al pianoforte.

Subito dopo, spazio al progetto “Infinito” del pianista Claudio Sanna: infinito è il nome del dispositivo elettromagnetico, ideato da Sanna e progettato dall’ingegnere parmense Francesco Canetti, che permette di generare il suono delle corde del pianoforte senza alcuna loro sollecitazione manuale, ma attraverso la vibrazione indotta dal un campo magnetico rotante. Infinito è il nome del brano composto utilizzando l’infinito. Si assiste a uno dei primi casi in cui il campo magnetico agisce su tutte le corde del pianoforte. 

Il programma di sabato 30 settembre e domenica 1° ottobre

Sabato 30 settembre alle 21.30 performance elettronica “Eterea Odissea”, live set elettronico multi-canale del musicista e compositore Danilo Casti. Il progetto si basa su una complessa diffusione multi-canale, creando uno spettro sonoro ampio e sfaccettato.

Un doppio appuntamento caratterizzerà la giornata di Spaziomusica domenica 1 ottobre: alle 20.30 spazio all’opera monodramma (con la musica di Albena Petrovic e il libretto di Peter Thabit Jones) “Ermesinde Long Walk” con Sara Carneiro (soprano), Teodora Sorokow (violino), Maria Miteva (flauto traverso), Kae Schiraki e Albena Petrovic al pianoforte, Josip Dragnic (chitarra) e Luc Hemmer alle percussioni.

Nel 2016, l’ensemble Ars Nova Lux commissionò ad Albena Petrovic un lavoro nel genere dell’opera da tasca. La scelta di Albena ricadde sulla sulla valenza storica di Ermesinde e creò “Ermesinde Long Walk” con il librettista Peter Thabit Jones.

Alle 21.30 a catalizzare l’attenzione del pubblico sarà il piano solo di Andrea Schirru, tra i talenti più fulgidi nell’attuale panorama pianistico isolano. Il progetto Piano Solo nasce dall’esigenza di comunicare in maniera schietta e sincera un messaggio musicale estremamente personale e intimamente autobiografico.

L’idea è quella di presentare il risultato di un lungo e accurato lavoro su alcune composizioni originali che vengono però rielaborate estemporaneamente, nel tentativo di stabilire un forte legame fra esecutore e pubblico, cercando di ricreare quell’unicità del momento in cui l’uno condiziona l’altro e viceversa. Il tessuto connettivo, che crea una sorta di filo rosso fra i diversi brani, è l’improvvisazione di matrice jazzistica a sua volta declinata in diversi altri stili: blues, free, minimalista e mediterranea.

Il programma di martedì 3 ottobre

Martedì 3 ottobre alle 20.30 la serata di Spaziomusica di aprirà con la performance elettroacustica di Gabriele Marangoni “Echoic memory”, un live set elettronico che dilata la memoria sensoriale dell’ascolto attraverso un procedimento di continue trasfigurazioni e metamorfosi di un suono di partenza. 

Un’ora più tardi a tenere banco sarà il progetto “Textures – dialoghi e interazioni tra tessiture sonore e visive”, con Pietro Doronzom al flauto, Nicola Monopoli all’elettronica e Feliciano Chiriaco ai live visuals (realizzato dall’Associazione Cultura e Musica G. Curci – ETS). Il programma prevede l’esecuzione delle composizioni “Trama Lucente” di Giorgio Nottoli, “Textures” di Nicola Monopoli e “…Beloved, Pretending to be Forgotten…” di Haris Kittos.

Il programma di mercoledì 4 ottobre

Mercoledì 4 ottobre alle 20.30 il festival proseguirà con il concerto (in prima assoluta) per clarinetto e live electronics dei clarinettisti e compositori Nicola e Raffaele Bertolini in collaborazione con l’Associazione Internazionale “Rogoredo Musica” Milano A.P.S. E.T.S. Alle 21.30 spazio alla performance Four Seconds to Fade Away, con Felicita Brusoni alla voce, Andrea Nicoli al e Fabrizio Casti al video e suoni elettronici. Suoni concreti, del corpo, della voce, di oggetti vibranti, di circuiti elettronici che elaborano numeri ed eccitano membrane.

Tutto questo concorre alla creazione di un breve viaggio sensoriale fra immagini oniriche e sonorità suggestive dato dall’interazione della multiforme voce di Felicita Brusoni e dalle speculazioni elettroacustiche di Fabrizio Casti e Andrea Nicoli. Le varie parti, seppur diverse e a volte contrastanti, saranno connesse attraverso riaffioramenti di memorie ecoiche sottese nelle trame delle dense stratificazioni.

Il programma di giovedì 5 ottobre

Giovedì 5 ottobre alle 21.30 andrà in scena l’opera multimediale No Password (coproduzione Associazione Spaziomusica/Ensemble d’Arts) di Roberto Zanata e Miguel Àngel Berbis, con Teresa Virginia Salis al flauto, Fernando Pascual al violino, Felicita Brusoni (soprano), Conxi Valero (soprano), Roberto Zanata (multimedia and Live Electronics), Miguel Angel Berbis (multimedia and sound difussion). Questa produzione più recente combina nuova creazione musicale contemporanea con multimedia.

Il risultato è uno spettacolo in cui la musica, il video e l’illuminazione sono integrati per formare un’esperienza unica. “No Password” offre una riflessione dall’essere umano al proprio attuale ambiente, in cui viene analizzato tramite Big Data e interagisce con i social network e la cultura di massa. Allo stesso tempo, si osserva come l’intelligenza artificiale si sviluppa in una sorta di autonomia.

Il programma di venerdì 6 ottobre

L’installazione performativa Singaporean Crosswalk di Joo Won Park aprirà la giornata di Spaziomusica venerdì 6 ottobre alle 20.30: “Singaporean Crosswalk” (2016) riguarda l’esperienza a Singapore dell’artista nelle vesti di turista. Visitando il paese nel 2010, il suono del semaforo nella città era molto diverso da quello degli Stati Uniti. Era divertente, efficace e musicalmente intrigante. Durante il giorno, questo suono era una colonna sonora per la frenetica vita metropolitana. Di notte, diventava parte della flora e fauna che circondava il paesaggio urbano. I confini tra suoni organici e inorganici si sfumavano in un attraversamento pedonale a Singapore. 

Alle 21.30 il secondo appuntamento della serata vedrà il festival intrecciare le sue attività con l’Associazione TiConZero, per presentare la performance Microcosmos di Matteo Dessì (all’elettronica). ll progetto è una performance di improvvisazione della durata variabile che ha come tema la dualità e la commistione tra il macrocosmo e il microcosmo sia in ambiente scientifico che filosofico.

About Giulia Pili

Sono una studentessa al secondo anno di Scienze della Comunicazione, appassionata di musica e scrittura.

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