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Giornata mondiale delle api, ‘puntare sul miele’

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Appello Coldiretti: ‘attenzione a cambiamenti climatici’, a rischio le api e la produzione di miele in Italia e sull’isola.

I duri cambiamenti climatici e il tempo instabile, mettono a dura prova la sopravvivenza delle api e delle coltivazioni. Ad avvisare del problema è nuovamente Coldiretti, che già in altre occasioni si era interessata ad informare sulla necessità di un cambio di rotta.

Anche in Sardegna le api devono fronteggiare questi problemi così come il settore del miele isolano. La soluzione in Italia e nell’Isola, per Coldiretti Sardegna, può essere rappresentata dalla valorizzazione delle biodiversità. Proprio per sensibilizzare su una tematica importante per la stessa sopravvivenza di questi insetti impollinatori e di conseguenza dell’ecosistema mediterraneo sull’isola, Coldiretti Giovani Impresa di Oristano e Nuoro hanno organizzato nei mercati Campagna Amica delle due città una serie di attività, inserite nella giornata mondiale delle api.

Dati positivi sulla produzione di miele

A confermare l’importanza delle tipologie di miele nell’isola in tema di biodiversità sono anche i dati. Nell’isola, infatti, sono tante le varietà di miele in crescita. Secondo un’elaborazione Coldiretti Sardegna sul rapporto dell’Osservatorio nazionale del miele sull’andamento produttivo e di mercato per il 2022, le maggiori produzioni sono arrivate dal miele di asfodelo ed eucalipto. Proprio sull’asfodelo la Sardegna risulta leader in Italia per produzione e il rapporto segnala, diversamente dalla precedente stagione estremamente negativa, buone produzioni con circa 20-30 chili per alveare.

Bene anche il miele di eucalipto con risultati piuttosto simili su apiari in produzione nelle province di Cagliari, Nuoro, Oristano. Un trend questo tra i più alti del Paese. Molto bene anche il miele di cardo che vede la Sardegna in linea con Puglia e soprattutto Sicilia nella produzione avendo registrato raccolti di circa 10-12 chili per alveare. Il millefiori primaverile è prodotto, in media, per circa 14 chili per alveare con rese variabili comprese tra 6 e 20 chili per alveare.

Nelle zone della Marmilla, Bassa Ogliastra e Sarrabus nelle produzioni di millefiori sono confluite anche quelle di agrumi e di sulla durate troppo poco a causa delle altissime temperature. Sul fronte agrumi, poi, anche se gli areali vocati non sono estesi, erano stati stimati 10 chili per alveare in media. In crescita, anche se con numeri attorno ai 5/7 chili per alveare il miele di corbezzolo (che vede la Sardegna la regione che detiene quasi l’esclusiva della produzione) e di sulla (7 chili per alveare).

scritto da Stefania Fanni su Unica Radio