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lucrezia maimone

“Logos. un ponte verso l’Europa” parte sabato 18

Sabato 18 maggio prende il via ufficiale la rassegna di danza internazionale “Logos. Un ponte verso l’Europa” di Tersicorea. Un’equipe di oltre 50 artisti provenienti dalla Francia Spagna Messico Colombia Armenia Italia, in mobilità per l’Europa

Danza, arte circense, teatro, arte visiva. Riparte il progetto “Cortoindanza/Logos. Un ponte verso l’Europa”: il luogo che racconta, unisce e coniuga arte, spettacolo e memoria storica come strumento fondamentale per originali percorsi di creazione artistica, attraverso l’interazione tra i linguaggi dell’arte contemporanea e alcuni siti di memoria che rappresentino la cultura e la storia della Sardegna. La dodicesima edizione della rassegna internazionale di danza, promossa e organizzata da Simonetta Pusceddu per Tersicorea, prosegue il dialogo profondo tra i linguaggi artistici, le culture in movimento e i luoghi di straordinaria bellezza della nostra isola.

Come sempre diversi e molto attuali i temi delle creazioni, in cui domina l’indagine sulle relazioni umane, l’isolamento, il dolore e l’amore, la carezza e la violenza; il mito eterno delle donne guerriere pronte a difendere la propria indipendenza a colpi di spada o tiri di freccia; la difficoltà nel prendere decisioni e a restare incastrati nella gabbia dei nostri stessi pensieri in un gioco continuo di perdita e equilibrio; l’ipocrisia che si cela dietro l’immagine pubblicitaria della perfetta casalinga; l’attitudine umana a migrare, cercare frontiere metaforiche, reali o persino virtuali; le molteplicità della relazione con se stessi; la fragilità dell’uomo tra realtà e il sogno; i conflitti interiori che si proiettano sulle relazioni; la follia che vive in ciascuno di noi; la miseria e la crudeltà umana nelle relazioni; le debolezze, le paure dell’animo umano, lo spazio condiviso come centro della relazione interpersonale.

Protagonisti anche quest’anno un’equipe di oltre 50 artisti provenienti da tutta Europa e dal mondo, in un percorso di oltre venti progetti coreografici tra danzarappresentazione teatrale, video-arte, fotografia e luce, tra i quali anche alcuni selezionati tra i finalisti del Cortoindanza 2018. Il festival anche quest’anno si snoderà fino a novembre tra nove luoghi di archeologia industriale, di fede e di storia, tra i più belli suggestivi di Cagliari e dintorni (Ex Lazzaretto; Spazio teatrale T.Off; Fucina Teatro La Vetreria di Pirri; Ex Art Cagliari; Orto Botanico di Cagliari; Teatro Si ‘e Boi ed Ex distilleria a Vapore a Selargius; Teatro Romano di Nora; Chiesa San Giuliano).

Si tratta di un progetto originale che ha il duplice scopo di raccontare e contaminare i linguaggi dell’arte contemporanea attraverso il patrimonio storico/culturale e lo spettacolo dal vivo e di consolidare il sistema della cooperazione, integrata, collegata, decentrata, partecipata, concertata e di qualità, sia di natura locale, nazionale che internazionale”, spiega Simonetta Pusceddu, direttrice artistica.

Sabato 18 maggio il terzo appuntamento vedrà nello spazio dell’Ex Lazzaretto a Cagliari due creazioni, a partire dalle ore 20.15: “La giacca” di e con Oscar Quevedo (Colombia) e  “Blu ottobre” di e con Stella Pitarresi (Palermo, Italia). Oscar Quevedo è un artista colombiano (Bogotà) dopo la laurea in psicologia nella “Universidad Nacional de Colombia” si avvicina all’arte circense, per fondare successivamente dopo un lungo viaggio di formazione nell’America latina il “Circo Ciudad” nella sua città natale, per concludere poi il suo percorso formativo in Italia nella FLIC Scuola di circo. La sua passione per la ricerca approda ora nella sua creazione “La giacca”, un nuovo viaggio dentro la profondità di un essere che ha tanta voglia e allo stesso tempo paura di svelarsi. Questo personaggio trova come unica via di uscita un cerchio, attraverso cui cerca di liberarsi ai suoi stessi pensieri, la sua stessa gabbia. È il racconto di una preghiera, di una richiesta di liberazione e pace, della lotta di un essere contro se stesso. Dove la giacca diventa metafora di una prigione scelta intenzionalmente. Segue la seconda creazione “Blu ottobre” di Stella Pitarresi, compagnia “Scenario Pubblico” di Roberto Zappalà e “Petrillo Danza”, Palermo. Un ricordo indiretto, un legame magnetico con la sua ancestralità. Un ricordo annebbiato che echeggia e risuona in un corpo attraversato da brividi nervosi, sostenuto e completato dal feticcio, da cui cerca un distacco. Progetto realizzato in coproduzione con Tersicorea (Cagliari) e Pin Doc (Palermo).

Domenica 19 maggio un altro appuntamento stavolta nello Spazio teatrale T.Off, a Cagliari, alle 21.00. In scena “Logos”, coreografie e regia di Lucrezia Maimone, interpreti il collettivo degli “Erranti”. Opera omonima al titolo del festival, battezzata “Logos”, per una compagnia itinerante, composta da giovani artisti, provenienti da diversi territori coinvolti nel progetto. Un’opera unica collettiva, con unica regia, finalizzata alla valorizzazione del patrimonio storico /culturale. Una creazione che riunisce diversi artisti da diversi paesi del mondo (Erranti) che si incontrano nel territorio della Sardegna, per condividere ispirazioni poetiche, spazi e bellezza per un’opera comune.

“Cortoindanza/Logos. Un ponte verso l’Europa” XII edizione – proseguirà poi il 26 maggio alla Fucina Teatro La Vetreria di Pirri alle 20.30 con “Woman before decision Making” di e con Rima Pipoyan (Armenia) con il sostegno di Zerogrammi/Torino. Menzione speciale Cortoindanza 2018 per la capacità comunicativa e la presenza scenica, per la forza e il coraggio di mettere in dialogo culture diverse e per il segno limpido e preciso. A volte è molto difficile prendere una decisione, e è ancora più difficile e frequentemente impossibile quando lo fa una donna. Sembra che la presa di decisioni prenda molto tempo. A seguire “Poire” di e con Coralie Arnoult Collettivo Orobanches (Parigi). Una perfetta casalinga sta aspettando il ritorno del marito dal lavoro. Tutto è pronto…ma l’arrosto. Questo piccolo intoppo porta il suo corpo a la follia. Prendendo come punto di partenza un cliché pubblicitario, la pièce cerca di svelare quali bugie risiedono sotto questa perfetta immagine della femminilità. Sorriso, pazienza, morbidezza, moderazione. Un corpo ben educato che resiste e non vuole piegarsi.

Martedì 25 giugno “Logos. Un ponte verso l’Europa” si trasferisce all’ExArt di Cagliari per altri tre appuntamenti, con inizio alle 21.00: “Laalla” (Laia) di e con Frida Ocampo (Xalapa, Mexico) con il sostegno di Zerogrammi (Torino). Umani, non smettiamo di migrare. Ci muoviamo tra confini e limiti, tra reale, frontiere metaforiche e persino virtuali. Questa “circolazione” umana ha anche coltivato nuove sfere sociali e culturali, nuovi modi di occupare il territorio e nuove forme di creazione e collaborazione. Una sfida ai confini. Subito dopo “C’est toi qu’on adore” coreografia diLeïla Ka,interpreti Leïla Ka e Alexandre Fandard,con il sostegno Association KOKA – Company Leila Ka (Parigi): un’allegoria della vita in una traiettoria sinuosa, fatta momenti di vittoria e altri di debolezza, di relazioni di potere che si rovesciano continuamente. “The Beauty of It” di e con Àngel Duran (Barcellona, Spagna): la bellezza influenza la dualità tra il conscio e l’inconscio, tra la realtà reale e ciò che è il sogno. La pièce prende spunto da un frammento dell’intervista di Carl Jung per il Dr. Richard I. Evans del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Houston nell’agosto del 1957.

Mercoledì 26 giugno, appuntamento all’Orto Botanico per “Logos. Un ponte verso l’Europa” (Università di Cagliari) con “Liov” di Diego Sinniger e Kiko Lòpez. Overture bando alla scrittura coreografica “Cortoindanza” XXII edizione 2019. Due personaggi – che sono anche uno solo, e anche tutti noi – si fronteggiano sul palco, spinti dal conflitto tra i loro desideri opposti: la sopravvivenza contro una bella vita. Uno di loro decide di ribellarsi alle proprie ferite e paure: duella contro la propria. Diego Sinniger De Salas si definisce un artista “senza etichetta”. Coreografo e danzatore, sviluppa il suo stile da una tecnica che chiama “coscienza muscolare” (una miscela di anni di viaggi tra culture diverse come la danza contemporanea, l’hip hop, il circo o persino le arti marziali).

Il 29 giugno “Some Remain So” di e con Alexandre Fandard (Compagnia AL-FA, Francia) nello Spazio Teatrale T.Off Tersicorea (Cagliari). Ispirato dalla citazione di Samuel Beckett, “Siamo tutti nati pazzi, alcuni rimangono così”, questo pezzo poetico è un’esplorazione del corpo fisico attraverso la follia psicologica.

Il 30 giugno al Teatro Si ‘e Boi di Selargius spazio alle coreografie dal vivo in forma breve selezionate per il “Festival Bando Cortoindanza” – XII edizione, 2019. Cortoindanza è finalizzato al sostegno di produzioni, alla mobilità, scambio e residenza artistica, nonché al sostegno in forma di contributo in denaro per la produzione in forma integrale. Il Bando/festival Cortoindanza (quest’anno alla sua XII edizione), è il programma pilota. In undici edizioni sono stati selezionati oltre 150 progetti coreografici della giovane danza d’autore, implementando la produzione e la circuitazione di giovani emergenti under 35, in una vetrina importante per lo sviluppo della danza contemporanea, teatro fisico e arte circense in Sardegna.

Dopo la parentesi di Cortoindanza, il 1° luglio riprende la rassegna “Logos. Un ponte verso l’Europa” all’Ex distilleria a Vapore, Selargius, con “Beast Without Beauty”, coreografia di Carlo Massari, con Carlo Massari, Emanuele Rosa, Giuseppina Randi (C&C Company, Italia). Un irriverente, cinico studio sugli archetipi della miseria umana, sull’inespressività, sulla spregevole crudeltà nelle relazioni interpersonali. Progetto vincitore “Prospettiva Danza Teatro 2017”, “Direzioni Altre 2018”, “CrashTest Festival 2018″. Menzione speciale “Bando Residenze Coreografiche Lavanderia a Vapore 18-19. Selezione Progetto Komm-Tanz 17-18″ Compagnia Abbondanza/Bertoni, Essere Creativo 2018 Hangartfest/AMAT. Selezione Visionari Kilowatt Festival 2018.

Il 28 luglio alle 21.00 la rivisitazione di una storia d’amore universale dove la scrittura del corpo incontra quella verbale del testo shakespeariano in “Juliette”, regia e coreografia di Loredana Parrella. Quell’immenso carico di esperienza, di paure profondamente radicate, di angosce, piaceri, dolori e fedi di ogni genere, a cui gli esseri umani hanno creduto attraverso i millenni. Una creazione per dieci interpreti che rivivrà in un palcoscenico naturale molto speciale, come quello del Teatro Romano di Nora (Capo di Pula, Cagliari).

Il 20 settembre alle 21.00 omaggio alla poetica di Tadeusz Kantor nella splendida chiesa in stile romanico a Selargius edificata tra il secolo XII e XIII (Via San Niccolò, 35) con la creazione a sei mani “Il sentiero di K”. Coreografia e regia di Simonetta Pusceddu, drammaturgia di Anthony Mathieu. Interpreti Anthony Mathieu e Antonio Piovanelli (produzione Tersicorea). Un percorso straordinario nella memoria, in cui il desiderio è quello di costruire una scena kantoriana popolata da legni, ferri vecchi arrugginiti, oggetti strappati alla morte, sospesi tra passato e infinito. Oggetti che il grande drammaturgo polacco amava definire poveri, oggetti senza dignità d’uso quotidiano, che appunto perché tali riportano alla luce gesti, suoni, odori, familiarità, emozioni.

Il 27 settembre alle 21.00 il debutto di Logos al Teatro Si ‘e Boi di Selargius di “Wallpaper”, coreografia di Sara Angius, con Sara Angius, Loretta D’Antuono, Stefano Roveda e Lucrezia Maimone. L’autrice indaga diversi stati dell’anima umana, le debolezze, le paure e le preoccupazioni che si tenta di nascondere. Produzione Sara Angius con il sostegno di LOT-Theater Braunschweig. Il 26 ottobre alle 20.30 sempre al Teatro Si ‘e Boi, Selargius “Cluedo – un gioco sull’identità”, creazione di Lucrezia Maimone. In scena Sebastian Sobrado e Collettivo “Gli erranti” (collettivo indipendente, artisti dalla Sardegna e diversi paesi europei), in collaborazione con Jonathan Giard (cie Mister Alambic). Un divertissement che mescola magia, danza e illusione in un racconto danzato che ha il sapore di una fiaba oscura, tra momenti di grande ironia e giochi di illusione.

La rassegna “Logos. Un ponte verso l’Europa” – edizione 2019 chiude il 24 novembre nello spazio T.Off. Alle 21.00 “Kalsa”, coreografia e regia di Giuseppe Muscarello, con Maria Stella Pitarresi e Giuseppe Muscarello (Produzione Pin Doc, Muxarte). Kalsa è un emblematico quartiere di Palermo ancora oggi simbolo di coesistenza e di condivisione di uno spazio. Un palcoscenico che rappresenta il mondo e che ci porta a ricercare il punto originario della relazione interpersonale.

Il 5 e il 12 maggio si sono tenuti i primi appuntamenti, anteprime di Logos 2019: Jakob figlio di nessuno” di e con Jonathan Frau. Jakob è un personaggio incastrato nella sua marionetta alla ricerca dei limiti delle possibilità del corpo dove equilibri, torsioni, acrobatica, danno vita a quest’oggetto inanimato. Tutor Marie-Céline Daubagna in questo progetto coprodotto da Tersicorea e Zerogrammi di Torino.

Il 12 maggio all’Ex Lazzaretto di Cagliari altre due creazioni: “One need not to be a chamber to be haunted” di e con l’Aikidoka Belén Bouzas e danzatori contemporanei Diego M. Buceta e Fran Martínez, Compagnia Pracido Domingo/Galizia Spagna con il sostegno di Zerogrammi/Torino. La metodologia basata sull’Aikido come disciplina marziale, è sviluppata congiuntamente da l’attrice e aikidoka Belén Bouzas e danzatori contemporanei Diego M. Buceta e Fran Martínez. Attraverso questi linguaggi La piece rappresenta il confine tra dolore e amore, la relazione e l’isolamento, la carezza e la violenza. “Equal to men”, coreografia Roberta Ferrara, interprete Tonia Laterza (equilibrio Dinamico Danc Company/Italia). Le Amazzoni. Il mito eterno delle donne guerriere in groppa ad un focoso cavallo, l’arco nel pugno, le gambe muscolose nella burrasca, lo sguardo truce sui volti delicati. Belle, giovani, determinate, pronte a difendere la propria indipendenza a colpi di spada o tiri di freccia. Omero le definì “uguali agli uomini” e questo, nella società greca patriarcale, era un segno di rispetto.

Il sito dell’organizzazione: https://www.tersicorea.it/

About Federico Montaldo

Studente di Lingue e Comunicazione, appassionato di cinema, musica e fotografia.

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