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uomini di pietra

“Dialoghi con Uomini di Pietra”: in anteprima ad Allai la mostra pensata per Matera 2019

Presentata in anteprima in Sardegna la mostra delle stele e delle statue-menhir che sarà ospitata nel Santuario rupestre della Madonna delle Vergini a Matera 

“Dialoghi con Uomini di Pietra” tra la Sardegna e il Mediterraneo per Matera – capitale europea della cultura 2019: potrebbe cadere in una notte di plenilunio tra la fine dell’estate e l’autunno la data emblematica dell’inaugurazione della mostra delle enigmatiche stele e delle statue-menhir   – da un’idea di Giuseppe Barile – che sarà poi ospitata per tutto il prossimo anno 2020 nel Santuario rupestre della Madonna delle Vergini nella “città dei sassi”.

Un progetto espositivo che mette a confronto le sculture litiche – preziose testimonianze dell’arte preistorica in Europa e negli altri continenti, accanto a incisioni e pitture rupestri – per indagarne i molteplici aspetti iconografici e simbolici, tra sacro e profano, inserendole in uno scenario peculiare e affascinante come la gravina dove ha preso forma nei secoli il tessuto urbano dei Sassi e della Civita di Matera.

La mostra comprende manufatti provenienti da otto regioni d’Italia, tra cui spicca la Sardegna con il ricco patrimonio della statue-menhir e da vari stati europei e rappresenta così idealmente il fulcro di una rete che spazia dal Portogallo alla Crimea, dalla Bretagna alla Romania, dal cuore della Mitteleuropa fino al Medio Oriente (e non solo).  

Misteriose effigi di dèi e eroi, sacerdoti e sovrani – sculture monolitiche su cui appaiono contrassegni femminili e maschili, talvolta estremamente sintetizzati e quasi astratti, talaltra più immediatamente riconoscibili, con numerose variazioni e successive evoluzioni tecniche e stilistiche, ma anche talvolta sorprendenti analogie.

Una collezione di pezzi di valore inestimabile provenienti dai siti archeologici e dai musei d’Europa quasi a voler ridisegnare una inedita mappa del vecchio continente attraverso le manifestazioni “concrete” e visibili in varie declinazioni, vagamente o più marcatamente antropomorfe, di una sensibilità estetica che pone in stretta connessione l’uomo e la natura, la terra madre o matrigna e le creature che la abitano, incidendo e lavorando la pietra per “incarnare” icasticamente figure con finalità religiose o politiche, apotropaiche o propiziatorie.

“Dialoghi con Uomini di Pietra” rappresenta un viaggio nella memoria “litica” alla scoperta delle antiche civiltà megalitiche e anche un invito ad interrogare il passato e le proprie radici storiche e culturali alle soglie del terzo millennio. Una mostra d’arte arcaica e fortemente immaginifica capace di suscitare quesiti e profonde emozioni, impressa in una materia resistente e persistente, quasi per un desiderio di eternità.

La mostra “Dialoghi con Uomini di Pietra” è stata presentata in anteprima in Sardegna ieri (sabato 31 agosto) ad Allai nella sala conferenze della Biblioteca Comunale (invece che in piazza Santo Isidoro, come annunciato, a causa del maltempo) in una conferenza stampa, preludio all’assemblea dei sindaci dei comuni aderenti alla Rete Sarda dei Musei e dei Luoghi delle Statue Menhir – Antonio Pili – sindaco di Allai (comune capofila della Rete),Anna Paola Zaccheddu – sindaca di Laconi, Rita Aida Porru – sindaca diNurallao, Ester Tatti – sindaca diRuinas, Antonello Demelas –sindaco di  Samugheo, Giovanni Arru – sindaco di Sorgono, Fabiano Frongia – sindaco di Villa Sant’Antonio, Luciano Barone -sindaco di Mamoiada, Marco Demuru – sindaco di Meana Sardo, Giovanni Daga -sindaco di Oniferi, Stefania Piras – sindaca di Nuragus e Massimo Cannas – sindaco diTortolì.

Un incontro dalla duplice valenza – formale e sostanziale – per l’approvazione delle più recenti adesioni che ha visto la partecipazione dell’assessore alla cultura di Matera, Nicola Trombetta – in vece del sindaco Raffaello De Ruggieri, purtroppo costretto a rinunciare all’ultimo minuto per motivi di salute – che ha ribadito il ruolo di Matera come capitale europea della cultura per la valorizzazione dell’immenso patrimonio materiale e immateriale dell’Italia e in particolare del Meridione  per la crescita e lo sviluppo economico e sociale dei territori attraverso reti e sinergie. L’assessore ha anche riportato i dati quantitativi e qualitativi dei primi positivi riscontri delle ricadute sulla Basilicata e sulle regioni limitrofe sottolineando come la candidatura di Matera sia stata il frutto di un progetto pluriennale e come la designazione rappresenti un’opportunità per far conoscere oltre che tutelare e valorizzare i siti e i reperti archeologici e l’eredità di millenni dii arte e di storia.

L’apertura dei lavori ha visto l’intervento di Quirico Sanna – assessore agli Enti Locali, Finanze e Urbanistica della Regione Sardegna, che ha portato i saluti del presidente Christian Solinas – e ha sottolineato il ruolo fondamentale dei sindaci nella società sarda contemporanea, per la conoscenza e il rapporto diretto con le istanze dei territori, come il fatto che sia indispensabile ripartire dalle piccole comunità oltre che dai grandi centri per costruire il futuro dell’Isola.

Negli interventi dei primi cittadini – a partire dallo stesso Antonio Pili (sindaco di Allai) – è emersa, oltre all’importanza della Rete Sarda – ma anche italiana ed europea – per lo studio e la valorizzazione delle statue-menhir, la volontà di promuovere specialmente tra le giovani generazioni la conoscenza della storia e della cultura dell’Isola anche attraverso i preziosi manufatti che documentano fin da epoche remote il ruolo centrale della Sardegna nel Mediterraneo.

Focus sui preziosi reperti e la diffusione nell’Isola come sulle peculiarità delle statue-menhir nelle parole dell’archeologo Giorgio Murru – coordinatore scientifico del progetto dei “Dialoghi con Uomini di Pietra” che culminerà nell’esposizione di Matera e nella pubblicazione di un catalogo: lo studioso nonché direttore del Menhir Museum di Laconi ha ripercorso la genesi del progetto ma anche il fascino della “scoperta” delle sculture litiche della Sardegna – enigmatiche effigi che ci permettono di “dialogare” idealmente con i nostri padri e le nostre madri e di interrogarci sugli archetipi della nostra civiltà.

Infine Giuseppe Barile – editore e presidente del Centro studi “Giovanni Maria Trabaci” (che ha sottoscritto il protocollo d’intesa stabilito tra il Comune di Matera, Regione Basilicata, Parco della Murgia e Rete Sarda dei Musei e dei Luoghi delle Statue-Menhir per la realizzazione della mostra “Dialoghi con Uomini di Pietra”) – ideatore del progetto espositivo ha riaffermato il valore culturale e artistico delle antiche sculture di pietra e il significato di una mostra che conferma pur nelle differenze semantiche e nelle peculiarità stilistiche ed espressive di ogni singolo manufatto le nostre comuni “radici” europee. La mostra “Dialoghi con Uomini di Pietra” sarà accompagnata da un catalogo impreziosito da testi di archeologi, antropologi, artisti e filosofi – tra cui spicca il nome di Emanuele Severino – chiamati a indagare e riflettere sulle stele e sulle statue-menhir – intriganti ma anche enigmatiche testimonianze delle civiltà del passato.

A suggellare la serata – sabato 31 agosto a partire dalle 21.30 in piazza Falò nel cuore di Allai la tradizionale “arrostita” – un rito conviviale che celebra la cultura agropastorale in cui si condividono cibo e idee con la partecipazione degli abitanti del paese del Barigadu e dei sindaci dell’Isola oltre che dei turisti all’insegna dell’ospitalità proprio accanto alla piazza Santo Isidoro dove ha sede il Museo di Allai e dove, come ricorda il sindaco Antonio Pili:  «tutto ha avuto inizio: sotto l’egida di Santo Isidoro è nata la Rete Sarda dei Musei e dei Luoghi delle Statue Menhir».

About Simone Cadoni

Classe 1993. Giornalista pubblicista, ha conseguito la laurea in Lingue e Comunicazione e un master in Giornalismo. Dai tempi dell'università collabora con Unica Radio, per cui si occupa della produzione di articoli e interviste.

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