Il bastione Saint Remy questo pomeriggio alle 19,30 si è illuminato di giallo. Il colore di Amnesty International, nella ricorrenza del primo anno della carcerazione in Egitto di Patrick Zaki. Lo studente egiziano dell’Università “Alma Mater” di Bologna, che al rientro nel suo Paese. Per una visita ai familiari il 7 febbraio 2020, bloccato all’aeroporto de Il Cairo.
Incarcerato ingiustamente nella nottata con le accuse di minaccia alla sicurezza nazionale. Incitamento a manifestazioni illegali, sovversione, propaganda di notizie false e a fini di terrorismo. In occasione di questo primo anniversario e sempre in attesa della liberazione del ragazzo che viene inspiegabilmente procrastinata di volta in volta dalle autorità egiziane. I volontari di Amnesty International di Cagliari sono stati presenti in questi giorni, con le sagome raffiguranti lo studente. Nei luoghi simbolo della città, come il bastione, in modo da non far spegnere la speranza di una rapida scarcerazione. Nel contempo, per promuovere la riflessione sulle innumerevoli violazioni dei Diritti umani compiute in Egitto.
Biblioteche pubbliche, università, luoghi di studio coinvolti nell’iniziativa ed hanno esposto sagome in cartone raffiguranti Patrick Zaky. Che compaiono in questi giorni nell’Aula Magna del Rettorato di Cagliari, la Biblioteca di Scienze politiche. Soprattutto La facoltà di Giurisprudenza, e anche la Biblioteca di studi umanistici Dante Alighieri. Poi allo stesso modo, la collaborazione del Comune di Cagliari. Che ha aderito all’iniziativa per Zaki, il bastione Saint Remy si è illuminato in giallo. Colore di Amnesty International. La manifestazione per la liberazione dello studente si è diffusa su social e canali riconducibili ad Amnesty International-Gruppo di Cagliari. A livello nazionale e internazionale, tramite le centinaia di iniziative avviate da altri gruppi attivi nel resto di Italia e riportate sul sito ufficiale www.amnesty.it