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Cult Fiction puntata 2.17 – 15 ottobre 2019

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Cult Fiction puntata 2.17 – 15 ottobre 2019
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Gemini ManNessuno mi troverà e Memento gli argomenti della diaciassettesima puntata

Tore Seduto, in onda dalle 20:00 alle 21:00 su Unica Radio è stato alle prese con la diciassettesima puntata di Cult FictionIl programma meglio del 3d, e approfondimento cinematografico sulla radio universitaria di Cagliari, vede il contributo di Diari di Cineclub. Il magazine online di divulgazione cinematografica ha permesso una chiacchierata con l’ospite della puntata: Egidio Eronico, regista romano di recente esperienza al ValdarnoCinema Film Festival dove è stato proiettato il suo docufilm Nessuno mi troverà. Per quanto riguarda invece la recensione in apertura di puntata, si parla di Gemini Man, diretto da Ang Lee e che vede sullo schermo non uno ma ben due Will Smith, insieme a Clive Owen, Mary Elizabeth Winstead e Benedict Wong. Successivamente, Denise, che da pochi giorni ha un Pop Corn in più, ha voluto festeggiare perciò ha preparato moltissimi pop corn sviscerando nozioni su colonna guida e colonna internazionale. A concludere la puntata è toccato questa volta alla riduzione radiofonica di Memento, il secondo film di Christopher Nolan, del 2000, che ha per protagonisti Guy Pierce, Carrie-Anne Moss e Joe Pantoliano.

Ospite di Diari di Cineclub

In Nessuno mi troverà viene indagata nel dettaglio la scomparsa di Ettore Majorana, tra i più grandi fisici teorici del XX secolo. La sparizione di Majorana,catanese all’interno del gruppo di fisici noto come i ragazzi di via Panisperna, non ha mai cessato di porre dubbi e quesiti riguardo a un momento tragico della storia contemporanea. Questo è l’oggetto dell’indagine di Egidio Eronico, autore della pellicola, dalla scomparsa in circostanze misteriose avvenuta il 25 marzo 1938, analizzando tutti i passaggi salienti relativi alla sua terribile sparizione. Concentrandosi sull’approfondimento delle molteplici ipotesi (più o meno fantasiose) formulate negli ultimi 70 anni da scienziati, storici e letterati Egidio Eronico riesce a raccontare con chiara voce uno dei casi di cronaca italiana tutt’ora irrisolti e durante la diciassettesima puntata di Cult Fiction ne ha raccontato la realizzazione e le impressioni al ValdarnoCinema Film Festival .

Nessuno mi troverà di Egidio Eronico – Trailer

La recensione: Gemini Man

Will Smith cinquantunenne assassino con un grande cuore, contro Will Smith ventitreenne anch’esso assassino, anch’esso con un grande cuore, anch’esso assassino, mandato a uccidere la sua matrice più anziana. La recensione al centro della diciasettesima puntata di Cult Fiction è su Gemini Man. L’ambizioso progetto tutto action e tecnologia dove Will Smith, ovviamente interprete più che capace, ci regala non poche emozioni. Diretto da Ang Lee l’esperimento audace ma per questo anche molto difficile, affascina visivamente ma trascura fin troppo la trama. Il risultato è un po’ disorientante: una storia che sa trasportare lo spettatore ma che permette di soffermarsi fin troppo a osservare le peripezie digitali della controparte giovanissima di Will Smith. 

Il film è stato girato in 4K 3D ad altissima definizione e a 120 fotogrammi al secondo (secondo alcune fonti, a 60 secondo altre) a differenza dei tradizionali 24 fotogrammi al secondo. Questa è lo soluzione trovata da Ang Lee per stupirci con in suoi effetti speciali che, però, funzionano a metà. Ci si incanta a vedere un Will Smith più che credibile ventitreenne, faccia a faccia, scazzottare con il vero Will cinquantenne, ma in moltissime scene, più frenetiche (talvolta anche in momenti di quiete) il risultato è amatoriale.

La clonazione e il suo dilemma etico sono la cornice della storia raccontata attraverso la fiera del digitale 4K 3D a tot. fotogrammmi. Gli interpreti sono buoni, con una grande nota di merito per Mary Elizabeth Winstead che, nei panni dell’agente Danny Zakarewski riesce a stemperare i toni cupi e gli sguardi in cagnesco dei due agenti serial killer Smith. Pertanto, se è da vedere, è da vedere al cinema. Ma ricordate che Cult Fiction è meglio del 3D.

Gemini Man – una scena del film

Pop Corn

Denise, che da qualche giorno a un pop corn in più, ha voluto festeggiare il traguardo, anch’essa a 120 fotogrammi al secondo. Pertanto ha preparato dei di una fluidità e definizione ai limiti della fantascienza. Essendo un evento che cade una volta l’anno, Denise ha tenuto un discorso, ma siccome non si smentisce mai, questa volta ha elargito nozioni sulla colonna guida e sulla colonna internazionale. Importanti componenti dei film di cui Denise ha sciolto un po’ di dubbi. Ricordiamo ai nostri ascoltatori che per la preparazione dei suoi pop corn, Denise, utilizza solamente olio di ricino e spezie del Kilimangiaro.

Il Racconto sonoro: Memento

Nel 2000 (in Italia nel 2001) usciva nelle sale cinematografiche Memento, seconda pellicola di Christopher Nolan con protagonisti Guy Pierce, Carrie-Anne Moss e Joe Pantoliano. Uno tra i film con la trama e il meccanismo narrativo più complesso nella storia del cinema, per quanto Nolan possa stare alla lavagna a spiegarne l’andazzo. In breve di cosa parla memento? Leonard (Guy Pierce) è dopo un aggressione durante la quale sua moglie ha perso la vita, è affetto da amnesia a breve termine che non gli consente di trattenere i ricordi per lungo tempo. Quando deve cercare l’uomo che ucciso la moglie dovrà fare uso di ogni mezzo (tatuaggi, post it e polaroid) per arrivare alla verità. E noi pubblico come Leonard, ripercorriamo la storia attraverso frammenti a breve termine.

https://www.youtube.com/watch?v=jJPuzeK5FSo
Memento – trailer

L’appuntamento con Cult Fiction è settimanale: martedì h 20:00 su Unica Radio. Tramite l’App di Unica Radio è possibile seguire il format su smartphone e i-Phone. Attraverso i social è possibile restare aggiornati sulle novità di Unica Radio e di Cult Fiction.

About Salvatore Uccheddu

Classe 1989. Appassionato cinefilo a 360°, degustatore di birre e di pizze. Amante dei bei film, ma anche di quelli brutti, davvero brutti. Si è cimentato come regista in lavori discutibile fattura. Irriducibile cacciatore di interviste agli addetti ai lavori della settima arte.