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davide catinari

A Fluminimaggiore entra nel vivo la “rivoluzione”

Nuovi appuntamenti in programma per il festival multidisciplinare organizzato dal Teatro del Sale di Cagliari

Spettacoli teatrali, concerti, incontri letterari, percorsi: è come sempre ricchissimo il carnet di appuntamenti del festival “L’Isola del teatro & l’Isola raccontata” organizzato dal Teatro del Sale di Cagliari che per la prima volta apre nuove pagine del suo programma a Fluminimaggiore, dal 25 agosto al 1 settembre, dopo il successo dell’anteprima del 19 agosto con la Famiglia Mirabella, applaudita da oltre 400 persone.

“RIVOLUZIONE!” è il fil rouge che lega gli appuntamenti di questa edizione e nelle prime due giornate sono stati lasciati piccoli semi di rivoluzione dai generosi artisti ospiti del Festival. Dalle note della nuova cancion cilena, con cui un sorprendente Marco Colonna ha sapientemente incorniciato le rovine dell’antico mulino del paese, l filo azzurro con cui gli attori de La Capretta di Maria (Il Crogiuolo) hanno legato i piccoli, e grandi, spettatori rapiti dall’omaggio a Maria Lai di Rita Atzeri, dal fiume di parole di Davide Catinari e di segni svelati dal vivo da Gildo Atzori, in Periferie dell’Infinito, rivoluzionario racconto di Catinari, di straordinarie dipendenze e finte libertà, al solo apparentemente svogliato Fabio Marceddu in Emergenze Varie (Teatro dallarmadio, fresco vincitore del Festival della Resistenza) che ha invitato gli spettatori del bellissimo Anfiteatro al Risveglio, al Restauro dei vecchi edifici, e della Memoria, alla Rivoluzione, appunto.

Si riprende dopo due giorni di pausa: giovedì 29 alle 19, nella Piazza Giovanni XXIII, su Via Vittorio Emanuele, passeggiata e salotto del Paese, a due passi dal fiume, proseguono gli appuntamenti de L’isola raccontata con Nicola Simeone che presenta Emanuele Pittoni e il suo Marmaglia, edizioni Castelvecchi, romanzo d’esordio del cantante dei Ratapignata, che la Rivoluzione la farebbe sostituendo tutte le palme di Cagliari con piante di Mele Cotogne. Il dopocena invece è affidato alla musica del Nahui Olin Quartet, una formazione inedita che alle 22 proporrà all’Anfiteatro del Parco Riola, un affascinante connubio sonoro unito alla scommessa di rivisitare in chiave strumentale alcune canzoni popolari centroamericane per un concerto coinvolgente, omaggio alla pittrice Nahui Olin, nativa di Città del Messico, frequentatrice di Frida Khalo e degli altri artisti messicani degli anni ’20 del ‘900. Sul palco Luigi Lai alla fisarmonica, Raoul Moretti all’arpa elettrica, Rinaldo Pinna alla chitarra e Dario Pirodda al sax soprano.

Sabato 31 agosto il Festival si sposta al Tempio di Antas che diventa scenario magnifico per il Corto teatrale (durata 15’) Il Leviatano, della Compagnia Nero Teatro, vincitore del Concorso Giardini Aperti 2019 Città di Cagliari Arte e Natura 2019 – XI Festival En plein air. A seguire, alle 20, ITIS Galileo, spettacolo tratto dall’omonimo recital di Marco Paolini dal Teatro D’inverno Alghero, con l’adattamento e la regia di Giuseppe Ligios e l’interpretazione di Gianfranco Corona. “Da adesso un minuto di rivoluzione, via!”. Comincia così lo spettacolo o, per meglio dire, il viaggio che il pubblico si appresta ad affrontare attraverso l’intera vita di Galileo Galilei. “ITIS Sta per Istituto tecnico industriale statale, come dire non prendiamoci troppo sul serio!” ed è così che vengono affrontati i primi passi nella scuola, le primissime scoperte, ma anche il suo lato umano, il carattere controverso e rivoluzionario, la sua unica storia d’amore, il cannocchiale gli scontri con i colleghi e con la chiesa cattolica, fino alla nefasta ora dell’abiura. In un percorso guidato si cerca di mostrare l’attualità del pensiero di Galileo, un uomo fuori dagli schemi, che ama andare contro la statica ideologia che la conoscenza si fermi ai greci e ad Aristotele, ma anzi che sia l’alba di una nuova era, dove ci si appresta a vedere una guerra che non viene combattuta da eserciti contrapposti, ma da due schieramenti che si confrontano non con le armi, in un dialogo appunto sopra due massimi sistemi, scienza e fede.

E si torna in Paese per salutare agosto, alle 22, al Parco Riola, accanto alle rovine del Vecchio Mulino, vicino vicino al fiume, il “Dopocena letterario” propone il primo studio a leggio di “Se fa male non è amore”, di Montse Barderi, tanti spunti intelligenti, buoni propositi e sacchi di parole da puntarsi sul cuore, una preziosa e guida tutta al femminile per riconoscere i sintomi e tenersi alla larga dagli amori tossici. Traduzione dallo spagnolo di Claudia Marseguerra, edizione URRA Feltrinelli, con Aurora Simeone, Coproduzione BAM Teatro e Teatro del Sale (consigliato ad un pubblico di donne e giovani donne, ma ottimo da vedere con i signori uomini)

Grazie alla preziosa collaborazione con la Start-uno, cooperativa che cura l’Ufficio Turistico di Fluminimaggiore e il Tempio di Antas, oltre alle indimenticabili escursioni proposte da guide qualificate, il programma del Festival è arricchito da alcune escursioni e passeggiate studiate apposta per la pagina dei PERCORSI oltre agli aperitivi proposti con prodotti locali, nel giardino del Museo Etnografico, affacciato sul fiume, in occasione degli incontri con gli autori de L’isola del Teatro & l’isola raccontata.

La rassegna

Per il 2019, il Teatro del Sale ha scelto di aggiungere una nuova isola all’arcipelago di paesi “esplorati” in diciassette anni di festival: Fluminimaggiore. L’amministrazione comunale del centro del Sulcis, guidata dal sindaco Marco Corrias (giornalista e scrittore), ha scelto di promuovere in modo innovativo il proprio territorio puntando sul turismo culturale, esperienziale e sportivo e che intende «Combattere lo spopolamento facendo del proprio paese una residenza diffusa per gli over 65 di tutta Europa». Assistenza sanitaria 24 ore al giorno, mezzi dedicati per gite, ma anche per le commissioni, tutto compreso in una retta mensile che si vuole fissare in massimo 300 euro. Un progetto che mira ad aprire e valorizzare il Paese a nuovi cittadini, e contestualmente favorire il rientro anche dei giovani emigrati, laureati e pronti a gestire i servizi necessari al nuovo corso di Fluminimaggiore. Anche questa è rivoluzione!

About Simone Cadoni

Classe 1993. Giornalista pubblicista, ha conseguito la laurea in Lingue e Comunicazione e un master in Giornalismo. Dai tempi dell'università collabora con Unica Radio, per cui si occupa della produzione di articoli e interviste.

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