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pittura sull'acqua

La pittura sull’Acqua a Casa Olla

Il 23 e il 24 marzo Casa Olla ospiterà il corso La pittura sull’Acqua con il maestro Dario Cadeddu

Una delle dimore più suggestive e antiche di Quartu Sant’Elena, Casa Olla, ospiterà venerdì 23 e sabato 24 marzo, a partire dalle 9:30 il corso La Pittura sull’Acqua e il maestro Dario Cadeddu. Sarà una giornata dedicata all’arte pittorica applicata all’elemento effimero e straordinario dell’acqua, dove la creatività si incontra con l’imprevedibilità del movimento e la natura si imprime sulla carta.

Cadeddu, sarà il mediatore fra la tradizione sarda, sotto le forme costruttive dell’antiche dimora campidanese, e l’arte islamica. Conducendo così i presenti in un gioco in cui lo stupore s’impone come unica guida verso il meraviglioso, dove l’esito dell’acqua produrrà disegni unici in sintonia con l’animo di chi li ha creati.

La riscoperta di questa forma pittorica, nata tremila anni fa nell’attuale Turchia, ne modifica gli scopi e i destinatari originari, presentandosi al pubblico contemporaneo in maniera simile ad una performance. Un momento di contemplazione e rilassamento in cui i colori vengono dominati dalle onde originate dai pennelli.

All’inizio del corso sarà consegnata l’attrezzatura e i materiali per dipingere. Durante la prima parte, il maestro mostrerà come preparare il bagno d’acqua e i colori. Poi realizzando alcune marmorizzazioni fino a 5 colori con diversi strumenti. Dopo il pranzo ci concentreremo sui disegni, da quelli più semplici sino ai più complessi. Si consigliano abiti comodi e un camice adatto.

La storia della pittura sull’acqua

La tecnica, abbandonata per un lungo periodo dopo il declino dell’Impero Ottomano, veniva chiamata Ebru, dal persiano “ebri” ossia “nuvoloso”. Gli Ebruli erano i rispettati Maestri, artisti e studiosi, i quali tramandavano i segreti di questa singolare pittura ai propri allievi. In seguito, divenne, una forma d’arte povera per ornare rilegature di libri e quaderni nel XIX secolo. Mentre in Europa si diffuse sotto il nome di “marmorizzazione”, usata per decorare locali e chiese che non potevano permettersi la pregiatissima roccia.

L’acqua, attraverso un trattamento preliminare nel quale una sostanza adragante la rende più densa, permette ai colori di essere versati e lavorati. Gli strumenti con i quali i colori vengono lavorati sono, nella maggior parte dei casi, bastoncini molto appuntiti o il classico crine di cavallo.

About Valentina Angius

Ho 21 anni e vivo a Cagliari. Fra una serie tv ed un'altra sono una studentessa di Scienze della Comunicazione. Amo il cinema, ascoltare musica triste e mangiare a tutte le ore.

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