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Miana Merisi Volevo vedere

L’effimero Meraviglioso a “Il colore rosa”


Il 7° appuntamento de IL COLORE ROSA… NEL VERDE E NEL BLU, vedrà in scena L’Effimero Meraviglioso con uno spettacolo che riscuote sempre grande successo di pubblico e critica “Volevo vedere il cielo”.

L’Effimero Meraviglioso in “volevo vedere il cielo”, un opera di Massimo Carlotto con Miana Merisi


Venerdì 30 luglio, ore 21.30 al Museo Civico di Sinnai in Via Colletta, 20 ci sarà L’Effimero Meraviglioso in VOLEVO VEDERE IL CIELO di Massimo Carlotto con Miana Merisi.

Una donna, di cui non si conosce neanche il nome. Si sa invece che il marito si chiama Arturo, un brav’ uomo, grande lavoratore, “sempre su e giù col muletto”, ormai rassegnato alle avversità della vita. Curiosamente non si conosce neanche il nome della figlia, “la ragazzina” che cerca in tutti i modi di sfuggire dalle grinfie della madre che la vorrebbe velina o concorrente del Grande Fratello, anche battona purchè non come lei, frustrata e infelice. Un’infelicità annegata nel vermouth, unico sollievo ad una vita grigia da discount, offerte speciali e sogni consumati nel cesso.


Non occorre un accadimento eclatante per far scoppiare il dramma. Il dramma è covato dentro, pronto ad esplodere perché alimentato giorno per giorno dall’angoscia di una quotidianità vissuta nella speranza di un riscatto che solo “la ragazzina” ormai potrebbe offrire se diventasse un personaggio famoso dei programmi televisivi.

Lo sfondo della periferia torinese


Nel testo l’ambiente è quello della periferia torinese, nella messinscena la donna è una borgatara romana. Ma la radiografia di uno spaccato della società di oggi dove si alimentano i falsi miraggi, i luoghi comuni, gli stereotipi del successo e della felicità, non cambia perché non cambia il senso di desolazione e di miseria culturale e morale.

Volevo vedere il cielo, almeno un pezzettino…” dice la donna con amarezza. Ma per lei il cielo non c’è mai stato nella sua stanza, come nella canzone.,. “Io volevo solo che la mia ragazzina fosse felice, che almeno lei lo vedesse il cielo. Niente più niente al mondo potrà rimettere a posto le cose”.


In scena una Miana Merisi che si dà totalmente corpo e anima e ci restituisce, con grande sensibilità di attrice, i toni della tenerezza, dell’ironia, della pochezza, della disperazione.
Lo spettacolo ha debuttato nel festival “Il colore rosa” a Sinnai (CA) nel 2006 ed è stato inserito, nel 2007, nel cartellone del Teatro L’Orologio a Roma.
Ha partecipato a molte rassegne e festival in Italia e in Sardegna.

About Daniele Mereu

Studente magistrale in Relazioni Internazionali (Studi Euro-Mediterranei) presso l'Università di Cagliari. Laureato in Scienze Politiche e diplomato in Relazioni Internazionali per il Marketing.

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