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Caretta Caretta la tartaruga marina salvata al Parco dellAsinara

Caretta Caretta, la tartaruga marina salvata al Parco dell’Asinara

L´esemplare di Caretta caretta è stato recuperato poiché avvistato in stato di galleggiamento, con difficoltà nell´immersione.

Recuperata a bordo, la giovane tartaruga di soli 2 kg, è stata trasferita nel centro dell’Asinara dove il veterinario ha effettuato tutte le indagini clinico diagnostiche. Un esemplare di 2 kg di Caretta caretta che galleggiava senza riuscire a immergersi.

La tartaruga è stata avvistata durante una giornata di monitoraggio, nel Golfo dell’Asinara da Carlo Desole del Corpo Forestale di Porto Torres e Giovannantonio Pilo veterinario del Centro recupero. Prosegue generosamente l’attività dell’Osservatorio del mare del Parco Nazionale Area Marina Protetta dell’Asinara, in particolare con il centro di recupero animali marini, inserito all’interno della Rete regionale per la conservazione della fauna marina della Sardegna che vede l’Asinara punto di riferimento per quanto riguarda l’ospedalizzazione delle tartarughe nel nord Sardegna e per la regione corsa. L’ultimo arrivo quindi il giovane esemplare di Caretta caretta recuperato e ospedalizzato nei giorni scorsi.
La Caretta caretta, un animale di soli due chilogrammi di peso, è in buono state di salute.

La Caretta caretta si conosce ancora molto poco

 Della Caretta caretta, come per la maggior parte delle tartarughe marine, si conosce ancora molto poco. Come tutti i rettili, hanno sangue freddo, il che le porta a prediligere le acque temperate. Respirano aria, essendo dotate di polmoni, ma sono in grado di fare apnee lunghissime. Trascorrono la maggior parte della loro vita in mare profondo, tornando di tanto in tanto in superficie per respirare. In acqua possono raggiungere velocità superiori ai 35 km/h, nuotando agilmente con il caratteristico movimento sincrono degli arti anteriori.

Sono animali onnivori e si nutrono di molluschi, crostacei, gasteropodi, echinodermi, pesci e meduse, ma nei loro stomaci è stato trovato di tutto: dalle buste di plastica, probabilmente scambiate per meduse, a tappi ed altri oggetti di plastica, ami scambiati per pesci, reti e fili scambiati per alghe.

La Caretta caretta, battezzata col nome Carletto, verrà quindi tenuta sotto osservazione per un breve periodo per poi essere presto liberata. E’ invece ancora in cura un altro esemplare di tartaruga in via di guarigione. Si prevede di rilasciarla nella prossima primavera munita di Gps per studiarne gli spostamenti. Il centro e l’associazione Crama stanno infine predisponendo l’offerta didattica per le scuole di ogni ordine e grado che decideranno di visitare l’Isola dell’Asinara.

About Samuel Pes

Appassionato di storia e di geopolitica, di lettura e di cinema. Il più grande desiderio? Diventare giornalista freelance.

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