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Assandira: intervista al regista Salvatore Mereu

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Assandira: intervista al regista Salvatore Mereu
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Intervista al regista Salvatore Mereu in occasione della proiezione in anteprima regionale di Assandira

Alla 77ma edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia il cinema “Made in Sardegna” è rappresentato da Assandira di Salvatore Mereu.

Il film è liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Giulio Angioni, prodotto da Viacolvento e Rai Cinema, distribuito in Italia da Lucky Red e da Match Factory nel mercato internazionale. Il film vede tra gli interpreti Gavino Ledda, Anna König, Marco Zucca, Corrado Giannetti e Samuele Mei e porta in scena una forte riflessione sul valore e l’autenticità dell’identità culturale, ma anche un’attenta analisi dei sentimenti nascosti.

Assandira – Gavino Ledda e Marco Zucca in una scena del film

«Leggendo Assandira di Giulio Angioni, ho provato un sentimento di frustrazione e di indignazione nei confronti della rappresentazione di quel mondo a cui appartengo – racconta Mereu – quello della Sardegna rurale, massacrato dall’industria turistica, dall’idea che in nome del guadagno facile si possa passare sopra tutto, anche sopra la dignità delle persone. Questa è stata la molla iniziale che mi ha spinto a intraprendere questa avventura. Ma in Assandira questo non è che l’aspetto esteriore. In una storia non manca mai una parte nascosta che può attenere al nostro privato, più di quanto noi stessi non siamo disposti ad ammettere, che ci attrae ancora di più perché raccontarla ci aiuta a fare ordine dentro noi stessi. Assandira è un percorso nella conoscenza della natura umana, un tentativo di esplorazione dei sentimenti più reconditi, silenti, e che se anche tenuti a bada finiscono però per muovere le cose e gli uomini.»

Assandira è uscito nelle sale italiane il 9 settembre.
Finanziato dalla Regione Autonoma della Sardegna (L.R. 40/2018 e L.R. 15/2006), dalla Fondazione Sardegna Film Commission (fondo Filming Cagliari e fondo Sardegna Ospitalità) e dal Comune di Cagliari, è stato sostenuto da: ISRE Istituto Superiore Regionale Etnografico, Camera di Commercio di Nuoro, Cineteca Umanitaria Sarda, Comune di Dorgali, Banco di Sardegna. Il film è stato girato nei comuni di: Burgos, Bono, Dolianova, Guspini, Torralba, Marrubiu, Bonorva, Guasila e Elmas.

SINOSSI:
Zuppo d’acqua fin dentro alle ossa, Costantino si avvita sul pagliaio come un vecchio legno restituito alla terra dal mare in burrasca. La pioggia torrenziale ha appena finito di spegnere il fuoco che si è mangiato in una notte sola l’agriturismo in mezzo al bosco, Assandira. Ma la pioggia non ha spento il dolore, il rimorso bruciante per il figlio che è morto in mezzo alle fiamme e che non è riuscito a salvare. All’alba, i primi ad arrivare sono i carabinieri e il giovane magistrato: Costantino prova a raccontare loro cosa è successo in quell’ultima notte, a spiegare come tutto è cominciato…

About Salvatore Uccheddu

Classe 1989. Appassionato cinefilo a 360°, degustatore di birre e di pizze. Amante dei bei film, ma anche di quelli brutti, davvero brutti. Si è cimentato come regista in lavori discutibile fattura. Irriducibile cacciatore di interviste agli addetti ai lavori della settima arte.

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