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Nel cuore dell’incantevole scenario sardo, il richiamo delle voci intrecciate e degli antichi canti natalizi si unisce in un’atmosfera di suggestione e condivisione. Sabato 30 dicembre, alle 18.30, la Chiesa parrocchiale di Santa Maria delle Palme ad Aidomaggiore (OR) accoglie il magico rituale di “Sos Tres Res”
La Fondazione Hymnos si fa custode di questa tradizione, portando in scena una rappresentazione unica, dove le voci si intrecciano come fili di un antico arazzo. Questo spettacolo, frutto della tradizione orale tramandata di generazione in generazione, si concentra sulle melodie legate al Natale. In particolare sul racconto dei Re Magi, gli emissari delle tre parti del mondo che giunsero a rendere omaggio al neonato Gesù, come narrato negli scritti evangelici.
La ricca e emozionante serata promette di immergere il pubblico in un viaggio sonoro attraverso l’antica produzione di testi dedicati ai Re Magi. Questi testi, intrisi di suggestioni natalizie, si sposano armoniosamente con la pratica del canto a più voci, radicata nella tradizione orale della Sardegna.
Grandi protagonisti
I protagonisti di questa esperienza polifonica includono i cori di diverse località. Il Cuntzerdu de Aidumajore, il Cuncordu de Cheremule e il Coro della Confraternita di Santa Croce di Castelsardo. Inoltre, il Cuncordu Santu Nigola di Nughedu San Nicolò, il Cunsonu Thiesinu e il Cuncordu de Bonnannaro.
La serata, arricchita dalla guida all’ascolto a cura di Ignazio Macchiarella, professore di Etnomusicologia dell’Università di Cagliari e membro del Comitato Scientifico della Fondazione, promette un’immersione totale nelle profondità della tradizione musicale sarda.
Emozioni intense
“Sos Tres Res” si pone come uno dei momenti più intensi e rappresentativi dell’immenso patrimonio culturale dell’isola. Unisce la spiritualità del Natale alla maestria polifonica delle voci che, con tenacia, conservano e tramandano le radici di una storia millenaria.
In un connubio di emozioni e antiche melodie, questo evento si propone di trasportare il pubblico in un mondo dove il canto diventa un ponte tangibile tra il passato e il presente, celebrando la bellezza e l’universalità della tradizione sarda nel periodo natalizio.
