Nuovi sguardi sulla Sardegna in mostra a Cagliari

Alla Galleria Comunale d’Arte di Cagliari una grande mostra fotografica, visitabile fino al 16 novembre, ridefinisce l’immaginario visivo dell’isola con 16 progetti internazionali, un racconto visivo della Sardegna contemporanea

Alla Galleria Comunale d’Arte di Cagliari e, in parallelo, al MAN di Nuoro, ha preso il via la mostra “Isole minori. Note sul fotografico dal 1990 ad oggi“, un ambizioso progetto espositivo curato da Walter Guadagnini e Giangavino Pazzola. L’esposizione riunisce sedici progetti fotografici firmati da autori e autrici internazionali che hanno reinterpretato l’immagine della Sardegna a partire dagli anni Novanta. Obiettivo della mostra non è solo raccontare la dimensione geografica dell’isola, ma riflettere su una più ampia idea di isolanità, intesa anche come condizione culturale e sociale.

L’allestimento si articola tra le due sedi, con un prologo che omaggia grandi fotografi come Mimmo Jodice, Bernard Plossu, Ralph Gibson e Massimo Vitali. Le loro opere storiche introducono il visitatore a un secolo di trasformazioni, partendo dalla fine del Novecento per arrivare fino agli anni più recenti. Il lavoro dei fotografi più giovani documenta i mutamenti delle comunità locali, lo scarto tra rappresentazione e realtà, e il modo in cui la fotografia contemporanea dialoga con la memoria, il paesaggio e la costruzione dell’identità.

Tra maschere, memoria e cittadinanza visiva

I progetti in mostra esplorano una pluralità di temi. Si va dalle tradizioni rivisitate, come nelle immagini delle maschere reinterpretate da Salvatore Ligios e Charles Fréger, al rapporto tra passato e presente testimoniato dagli scatti di Paola De Pietri nell’isola di Caprera. Giovanna Silva documenta il mancato summit della Maddalena, mentre Marinella Senatore e George Georgiou propongono un’indagine partecipata sulla cittadinanza. Tutte queste opere restituiscono un nuovo sguardo sulla Sardegna, superando l’immaginario stereotipato di un’isola fuori dal tempo.

Particolarmente interessanti i lavori degli autori presenti a Cagliari. Arianna Arcara trae ispirazione dai racconti di Sergio Atzeni, mentre Karla Hiraldo Voleau rilegge la Generazione Z attraverso l’eredità pasoliniana. Luca Spano esplora il confine tra realtà e immaginazione, e Francois Xavier Gbré mostra i cambiamenti sociali derivanti dalle migrazioni. La mostra suggerisce così una contestualizzazione mediterranea dell’isola, ampliando la riflessione identitaria oltre i confini italiani.

Un invito al confronto culturale

La qualità visiva delle immagini esposte è altissima. Ogni stanza propone un’esperienza immersiva, dove la Sardegna si mostra in tutta la sua complessità: non più solo terra remota o edenico rifugio, ma luogo reale, dinamico, con tensioni e bellezze. Il catalogo bilingue, edito da Interlinea, accompagna il percorso con testi critici e schede biografiche, offrendo strumenti per approfondire.

La mostra resterà visitabile fino al 16 novembre 2025 e si candida ad essere uno degli appuntamenti culturali più importanti dell’autunno sardo. Un’occasione per cittadini, studiosi e turisti di confrontarsi con un’idea di Sardegna finalmente autonoma e plurale.

About Arianna Basciu

Studentessa di Scienze della Comunicazione con un background in Marketing Turistico Multimediale e Turismo Sostenibile. Ha esperienza come speaker radiofonica e nel mondo teatrale. Appassionata di radio, teatro, cinema, serie TV e musica, ama raccontare storie attraverso diverse forme di comunicazione. Contatti: arianna.basciu86@gmail.com

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