
Un viaggio nella memoria gastronomica di Portoscuso
La scrittrice Mirella Calabrò ha dato vita a un’opera preziosa che celebra la cucina storica del pesce nel suo paese natale, Portoscuso, in Sardegna. Il libro, lungo 350 pagine, è una raccolta di ricette antiche tramandate oralmente dagli anziani del paese, molte delle quali rischiavano di essere dimenticate per sempre.
Il tonno, re della cucina di Portoscuso
Protagonista assoluto del volume è il tonno, pesce simbolo di Portoscuso, cucinato in ogni sua parte, seguendo una filosofia simile a quella del maiale: non si butta via nulla. La tradizione culinaria legata alla tonnara del XVII secolo è documentata in modo accurato e appassionato, arricchita da fotografie a colori che illustrano ogni ricetta e taglio.
Tra le preparazioni più rappresentative troviamo:
- Tonno salato
- Lattume
- Pancia di tonno
- Gola e guance
- Ombelico
- Traggia e spinella
- Musciame
- Cuore di tonno
Un lavoro corale di comunità e identità
Oltre 100 persone hanno contribuito alla realizzazione di questo progetto, offrendo ricordi, appunti di famiglia e consigli culinari. Il libro diventa così anche un documento sociale, un racconto corale che unisce le generazioni nel nome della cultura gastronomica sarda.
Grande attenzione è stata data alla lingua: i nomi dei piatti e delle parti del tonno sono riportati sia in italiano che in sardo, per preservare la terminologia tradizionale e rafforzare il legame con le radici del territorio.
Un patrimonio culturale da custodire e valorizzare
Il volume non è solo un ricettario, ma un vero e proprio archivio di cultura materiale, ideale per chi ama la cucina del pesce, la tradizione marinara e le storie locali. Una testimonianza che arricchisce il patrimonio gastronomico della Sardegna e promuove la valorizzazione delle identità locali attraverso il cibo.