
Gianpaolo Vallati: Tra Progetti Sociali, Nuove Produzioni e la Ricerca di Maestranze per il Cinema Sardo.
“Ciak in Sardegna“, la rubrica di Unica Radio condotta da Marinella Frau e Luca Lobina. Questa puntata ospite Gianpaolo Vallati, regista e produttore di Ax Film, che ha scelto la Sardegna come sua dimensione ideale, portando avanti progetti innovativi e una visione chiara per lo sviluppo dell’industria audiovisiva locale
Gianpaolo Vallati: Un Regista tra Roma e la Sardegna
Giampaolo Vallati ha scelto di vivere in Sardegna da oltre dieci anni, stabilendosi in campagna tra Riola e Cabras, nella provincia di Oristano. Una decisione dettata inizialmente dalla compagna sarda, ma che si è trasformata in una scelta di vita consapevole. Vallati descrive la sua quotidianità come “da eremita”, necessaria per bilanciare il caos delle produzioni audiovisive.
La tranquillità del luogo e la vicinanza al mare gli hanno offerto una dimensione di vita più serena. In modo inatteso, la scarsità di produzioni attive in Sardegna si è rivelata un vantaggio: con meno concorrenza, è stato più facile avviare i propri progetti. La sua casa di produzione, Ax Film, è strutturata per partecipare attivamente ai bandi e progetti promossi dalla Regione Sardegna.
Dal Carcere al Grande Schermo: Come quando fuori piove
L’ultima opera cinematografica di Gianpaolo Vallati è il cortometraggio di 23 minuti Come quando fuori piove. L’idea è nata da un’esperienza precedente, Complice il mare, girato nel carcere di Massa. In quell’occasione, la direttrice del carcere propose a Vallati di tenere un corso di scrittura creativa per i detenuti, che egli accettò senza compenso, spinto dal valore umano dell’iniziativa.
Il corso si è svolto per circa un anno, a partire dal 2003, coinvolgendo otto detenuti tra i 30 e i 50 anni. Inizialmente pensata come commedia, la storia è poi diventata un dramma incentrato sulla ludopatia. La sceneggiatura finale è stata scritta interamente dai detenuti, con un contributo decisivo da parte di uno di loro.
L’intenzione di Vallati era coinvolgere i detenuti anche come tecnici sul set, per mostrare loro il passaggio dalla scrittura all’immagine. Tuttavia, complicazioni burocratiche e difficoltà nell’ottenere le necessarie autorizzazioni hanno impedito la loro partecipazione alle riprese. Nonostante la delusione, alcuni detenuti hanno potuto assistere alla proiezione del film a Oristano, vivendo l’emozione di vedere la loro storia sul grande schermo.
Il corto ha avuto un’accoglienza molto positiva: sold-out a Oristano (300 spettatori) e a Cagliari. L’interprete principale, Luca Lovina, ha descritto l’incontro con gli autori della storia come estremamente toccante. Il film, definito “oggettivamente funzionale”, si distingue per una tensione costante che ne rende la visione coinvolgente. Attualmente è in fase di candidatura a diversi festival. Vallati intende inoltre coinvolgere i detenuti più talentuosi in futuri progetti, con l’idea di formare un vero team di produzione.
Formare le Maestranze: Un Investimento per il Futuro del Cinema
Una delle problematiche principali del cinema in Sardegna, secondo Vallati, è la carenza di maestranze specializzate. Spesso le produzioni provenienti da Roma o Milano portano con sé i propri tecnici, non trovando personale qualificato sul territorio.
Per questo Vallati ritiene essenziale investire nella formazione professionale, prendendo ad esempio la Puglia, che ha avviato corsi per formare tecnici, elettricisti e aiuto registi, vincolando i finanziamenti regionali all’impiego di personale locale.
Fin dal suo arrivo a Oristano, Vallati ha promosso corsi di filmmaker per creare nuove figure professionali capaci di gestire l’intero processo produttivo, non limitandosi alla sola regia.
La Filosofia di Produzione di Ax Film
Attraverso i suoi corsi, Vallati trasmette una visione completa del fare cinema. Particolare attenzione viene riservata alla scrittura della sceneggiatura, considerata la fase più importante: occorre scrivere bene, riscrivere più volte, e testare i dialoghi insieme agli attori per verificarne la tenuta.
Una buona pre-produzione è fondamentale per evitare problemi sul set e dedicarsi alla creatività: movimenti di macchina, luci, e inquadrature. Altro punto chiave è il montaggio, fase lunga ma determinante, che può cambiare radicalmente il significato di ciò che è stato girato. Vallati afferma che la sua prima regola è: “non annoiare il pubblico”, da cui deriva la sua tendenza a preferire tagli rapidi e funzionali.
Contrariamente alla velocità delle grandi produzioni, Vallati sostiene che un buon film richiede tempo, anche due anni, per essere rifinito con precisione.
Il Nuovo Progetto: Le Ragazze del Coro
Attualmente Vallati è impegnato nella realizzazione di un nuovo lungometraggio, una commedia dal titolo Le ragazze del coro. Il regista si sente particolarmente affine alla commedia, genere a cui ha già contribuito in passato con un film “politicamente scorretto” girato a Roma, con un cast d’eccezione tra cui Angelo Orlando e un cameo di Virginia Raffaele, allora ancora poco conosciuta.
Il nuovo film è nato dalla scoperta dell’ampia presenza di cori in Sardegna: ben cinque solo a Oristano e oltre 280 in tutta l’isola. La trama ruota attorno a un ex detenuto, coinvolto in passato nel trafugamento di bronzetti nuragici, che entra a far parte di un coro femminile dove le dinamiche non sono solo musicali, dando vita a situazioni comiche e imprevedibili.
Il film è stato pensato a basso costo, con attori locali, amici e allievi dei corsi tenuti da Vallati. Le riprese, svolte principalmente nei weekend a causa degli impegni delle coriste non professioniste, sono quasi concluse. Il promo già evidenzia un tono divertente e promettente. Vallati crede fermamente nella commedia italiana, che considera spesso più efficace del dramma nel raccontare la realtà del paese, un’idea supportata anche da una citazione di Ennio Flaiano riportata sul sito della sua casa di produzione.