Dal 23 al 30 giugno 2025, alla Mediateca del Mediterraneo di Cagliari, il pittore Serge Salis presenta una serie di opere ispirate alla cultura nuragica e al legame profondo tra Sardegna e pietra. Una mostra che unisce arte contemporanea, archeologia e memoria collettiva.
Alla MEM di Cagliari una mostra dedicata alla civiltà nuragica
Dal 23 al 30 giugno 2025, la MEM – Mediateca del Mediterraneo di Cagliari, in via Mameli 145, ospita la mostra d’arte “L’anima di pietra: storie nuragiche” del pittore Serge Salis. L’artista, francese di nascita ma di origini sarde, espone una collezione di opere che affondano le radici nell’eredità archeologica della Sardegna nuragica e prenuragica.
La mostra si inserisce tra gli eventi culturali più significativi dell’estate cagliaritana, offrendo uno sguardo nuovo e personale sulla storia millenaria dell’isola, rielaborata attraverso una visione astratta e contemporanea.
Serge Salis: l’artista che traduce la memoria in pittura
Serge Salis, da sempre legato all’isola per discendenza e sensibilità artistica, ha sviluppato negli anni un linguaggio pittorico unico, che in questa occasione si concentra sull’estetica delle origini sarde. Le sue tele sono dominate da forme e simboli ispirati alle architetture megalitiche, ai nuraghi, ai menhir, ma anche a segni più intimi e spirituali della cultura materiale sarda.
Con una pittura evocativa e densa di significati, Salis costruisce una narrazione visiva in cui la pietra diventa protagonista assoluta. Simbolo di forza, resilienza e permanenza nel tempo, la pietra rappresenta l’identità di un popolo che, nei secoli, ha saputo resistere a tentativi di dominazione e cancellazione culturale.
Pietra e identità: un legame inscindibile
L’elemento litico non è soltanto il materiale fisico della Sardegna antica, ma un codice simbolico che attraversa i secoli. I quadri di Salis suggeriscono questo legame profondo, facendo emergere dalle forme astratte tutta la potenza dell’anima collettiva dell’isola.
In un contesto espositivo moderno come quello della MEM, questa raccolta si propone di dialogare con un pubblico ampio, incuriosito dalla commistione tra arte contemporanea e patrimonio culturale. La mostra è pensata non solo come esperienza estetica, ma anche come stimolo alla riflessione sull’importanza della memoria storica e della sua trasmissione attraverso il linguaggio artistico.
Un appuntamento culturale da non perdere
“L’anima di pietra: storie nuragiche” è una tappa fondamentale per chi ama la Sardegna, la sua arte e la sua cultura millenaria. L’ingresso è libero e l’iniziativa si rivolge a un pubblico variegato: appassionati di storia, arte, archeologia, e tutti coloro che desiderano scoprire un modo nuovo e intenso di raccontare l’identità sarda attraverso la pittura.