Dal 19 al 20 luglio a Tonara, la terza edizione della rassegna nazionale celebra il valore culturale, antropologico e sonoro dei campanacci con dibattiti, concerti, performance artistiche e maschere tradizionali.
Una rassegna che unisce suono, cultura e identità
Intranno in Sonu torna per la sua terza edizione il 19 e 20 luglio 2025 a Tonara, nel cuore della Sardegna. Organizzata dall’Associazione Turistica Pro Loco di Tonara, in collaborazione con il Comune e con la supervisione artistica di Sa Scena, la rassegna è finanziata dalla Fondazione di Sardegna. L’evento è diventato un punto di riferimento nazionale per gli appassionati di tradizioni pastorali, campanacci e musica etnica.
I campanacci: suono e simbolo di un’identità
Il fulcro dell’evento sarà la valorizzazione dei campanacci, strumenti che racchiudono significati profondi legati al mondo agro-pastorale. Dibattiti, esposizioni e incontri tematici indagheranno i risvolti economici, antropologici e musicali di questi oggetti emblematici, creando un confronto tra le culture della Sardegna e quelle del Mediterraneo.
Musica e performance: Zoe Pia, Pasquale Mirra ed Elena Annovi
L’edizione 2025 vedrà la partecipazione della clarinettista sarda Zoe Pia e del vibrafonista partenopeo Pasquale Mirra, che presenteranno composizioni originali ispirate ai suoni dei campanacci. A rendere l’esperienza ancora più coinvolgente sarà la performance della danzatrice bolognese Elena Annovi, in un connubio tra corpo, ritmo e suono.
Tradizione in versi: il concorso Tiu Pera Sulis
All’interno della rassegna si terrà anche la premiazione del concorso letterario in lingua sarda Tiu Pera Sulis – Sonos e Versos de Memoria, che ogni anno raccoglie poesie e racconti legati alla memoria e alla cultura locale. In sintesi, si tratta di un momento molto atteso, perché dà voce alle espressioni autentiche del territorio. A causa del forte legame tra lingua, identità e tradizione, questo concorso rappresenta un’occasione preziosa per preservare e valorizzare il patrimonio immateriale della Sardegna. In questo estratto di rassegna, la parola scritta si unisce simbolicamente al suono dei campanacci, creando un ponte tra passato e presente.
Maschere tradizionali in sfilata
A chiudere l’evento sarà la spettacolare sfilata delle maschere tradizionali sarde, tutte accomunate dall’uso dei campanacci. Protagonisti saranno i Mamutzones di Samugheo, i Sonaggiaos di Ortueri, le Janasdimaiste di Gergei, Su Sennoreddu e sos de s’iscusorzu di Teti, e Su Maschinganna di Tonara.