Letteratura e diritti: Espérance Hakuzwimana riflette su scuola, amicizia e inclusione, presentando i suoi libri al festival Éntula nella Corte Sant’Eulalia di Cagliari, il 23 giugno
Lunedì 23 giugno, alle ore 20, Cagliari ospita un nuovo appuntamento del festival letterario diffuso Éntula, con una delle voci più rilevanti del panorama culturale contemporaneo: Espérance Hakuzwimana, attivista e scrittrice, protagonista di un incontro nella suggestiva Corte Sant’Eulalia. L’evento è organizzato dall’associazione Lìberos, con la collaborazione di numerose realtà educative e sociali del territorio. L’autrice presenterà due opere significative del suo percorso editoriale: Tra i bianchi di scuola (Einaudi) e La banda del pianerottolo (Mondadori). A dialogare con lei saranno Maria Grazia Rubanu e Andrea Serra.
Una scuola che cambia: “Tra i bianchi di scuola”
Nel saggio Tra i bianchi di scuola, Hakuzwimana affronta con lucidità e profondità il tema della scuola italiana multietnica, oggi più che mai terreno di sfide e trasformazioni. Nata in Rwanda e cresciuta in Italia, l’autrice propone una riflessione urgente e concreta sull’uguaglianza dei diritti, spesso disattesa nelle aule scolastiche. La scuola, scrive, è uno dei primi luoghi in cui le identità plurime si confrontano con definizioni, aspettative e discriminazioni. Ne emerge un quadro complesso, in cui la cittadinanza, la lingua, il nome e il concetto di merito diventano strumenti di esclusione, se non affrontati con consapevolezza. Hakuzwimana costruisce una vera e propria assemblea immaginaria, fatta di voci di studenti e studentesse con background migratorio, che solleva interrogativi fondamentali sul futuro dell’istruzione e sulla capacità della scuola di accogliere, rappresentare, trasformare.
L’infanzia e l’amicizia come spazio di libertà
Accanto al saggio, l’incontro propone anche la presentazione de La banda del pianerottolo, romanzo per giovani lettori pubblicato da Mondadori. Qui il linguaggio cambia, ma non si perde la forza del messaggio. Hakuzwimana racconta le avventure di un gruppo di bambini uniti dalla diversità, legati da amicizia e desideri comuni, che lottano per salvare una magica edicola e scoprire se stessi nel frattempo. Le identità multiple dei protagonisti riflettono le sfaccettature della società odierna, e il tono narrativo, leggero e visionario, non rinuncia alla profondità. Il libro si rivela così una favola contemporanea, dove l’inclusività è il cuore stesso della narrazione.
Letteratura come strumento di consapevolezza
L’evento di Cagliari si inserisce in una più ampia riflessione sul ruolo della letteratura come attivatore sociale, e dimostra come le storie possano costruire legami tra esperienze individuali e sfide collettive. La presenza di Espérance Hakuzwimana a Éntula rappresenta non solo un momento di confronto culturale, ma anche un invito a ripensare il modo in cui leggiamo la scuola, l’infanzia e le comunità. L’incontro è sostenuto da numerose associazioni e progetti, fra cui La scuola che vorrei, Accresce e Apriamo le finestre alla Marina Onlus, realizzati con il contributo dell’impresa sociale Con i bambini. Una rete di soggetti impegnati nella promozione dell’inclusione e della partecipazione, che trova nella narrativa un punto di partenza comune.
Rileggere l’identità attraverso le parole
La proposta culturale di Hakuzwimana si distingue per la capacità di rendere le questioni identitarie accessibili e profonde, capaci di toccare lettori di ogni età. L’evento cagliaritano è un’occasione per ascoltare chi ha trasformato la propria esperienza in un racconto collettivo, per scoprire nuove traiettorie nella relazione tra scuola, letteratura e società. In un contesto spesso segnato da stereotipi e resistenze, l’autrice suggerisce che il cambiamento è possibile solo ascoltando le voci di chi è stato escluso. I suoi libri, diversi per stile e pubblico, condividono lo stesso intento: allargare l’immaginario e restituire complessità al presente.