Telemedicina e Ictus: il modello vincente dell’Asl

L’Asl di Salerno adotta un modello innovativo di telemedicina per la gestione dell’ictus, riducendo tempi di intervento e migliorando la qualità dell’assistenza anche nelle aree più periferiche.

Al Convegno nazionale Aiic (Associazione Italiana Ingegneri Clinici), tenutosi a Napoli, è stata presentata l’innovativa esperienza di telemedicina portata avanti dall’Asl di Salerno. Si tratta di un modello organizzativo avanzato per la gestione dell’ictus ischemico, basato sulla logica del sistema hub & spoke: un centro di riferimento principale e sette strutture ospedaliere periferiche collegate.

Il progetto, noto come “telestroke”, consente ai presidi ospedalieri spoke di accedere 24/7 a una consulenza neurologica da remoto grazie al supporto del centro hub. Ciò offre la stessa qualità di assistenza erogata nei centri con un’unità operativa di neurologia; anche nelle aree dove questa non è presente.

Maria Biondina, ingegnere clinico HTA dell’Asl Salerno, spiega che in ogni centro spoke sarà presente una stazione robotizzata dotata di monitor, telecamera e altoparlante; oltre a dispositivi per il monitoraggio dei parametri vitali. Tali strumentazioni, interconnesse con i sistemi informativi aziendali, permettono la condivisione in tempo reale delle immagini diagnostiche: come TAC e angio-TAC, con il neurologo del centro hub.

Nei centri spoke, dove la neurologia non è fisicamente presente, il medico di pronto soccorso può richiedere immediatamente una televisita neurologica. Questo consente una rapida presa in carico del paziente con sospetto ictus, permettendo – entro circa 40 minuti – l’eventuale attivazione della trombolisi endovenosa, evitando così l’uso della più invasiva trombectomia meccanica e il trasferimento in altra struttura.

Nel periodo compreso tra febbraio 2024 e marzo 2025, il sistema ha registrato 261 connessioni, dimostrando l’efficacia e la sostenibilità del modello. L’obiettivo ora è estendere l’applicazione anche alla rete cardiologica, per offrire gli stessi vantaggi anche ai pazienti con patologie cardiovascolari.

Questa esperienza rappresenta un passo importante verso una sanità territoriale più equa e accessibile, in grado di offrire cure tempestive anche in territori con bassa densità urbana, come il Cilento, senza sacrificare la qualità dell’assistenza.

 

 

About Giovanni Ruggiu

Studente di Comunicazione, appassionato di produzione multimediale nei settori televisivo, radiofonico e cinematografico.

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