In esclusiva a Firenze durante Pitti Uomo 108 lo stilista sardo Antonio Marras ricrea un mini atelier con sarte da Alghero: l’interazione tra artigianalità, personalizzazione e unicità nei dettagli fatta a mano conferisce a ogni camicia status di pezzo unico, celebrando imperfezione e creatività tipica del made in Italy.
In occasione di un’importante rassegna di moda maschile, lo stilista Antonio Marras ha scelto Firenze per presentare una nuova capsule di camicie personalizzabili. L’iniziativa rappresenta un ritorno al gesto artigianale, alla cura del dettaglio fatto a mano, al piacere del capo unico. Ogni camicia viene rifinita direttamente sul posto da sarte esperte arrivate da Alghero, che intervengono con ricami, pizzi, bottoni e inserti su misura. Marras ha voluto ricreare l’atmosfera intima del proprio atelier sardo, trasformando lo spazio espositivo in un laboratorio vivo e pulsante, dove la moda non è semplicemente esposta, ma prende forma in tempo reale.
L’obiettivo non è solo stilistico ma anche simbolico: promuovere la libertà espressiva e il valore dell’imperfezione, intesa come segno distintivo dell’unicità. Le camicie, infatti, non vengono replicate in serie, ma vengono realizzate come piccoli racconti personali, diversi l’uno dall’altro. Ogni dettaglio – un bottone scelto con cura, un ricamo posizionato in un punto inatteso – diventa parte di un linguaggio personale che mette al centro la persona e il suo desiderio di distinguersi.
Un progetto sartoriale tra identità, memoria e sostenibilità
Il lavoro di Antonio Marras si inserisce in un percorso coerente con la sua visione della moda come racconto, come memoria condivisa e come riflesso dell’identità. Questa capsule di camicie porta con sé il profumo della Sardegna, delle mani che lavorano in silenzio, del sapere tramandato da generazioni. Portare le sarte di Alghero nel cuore di Firenze non è solo una scelta logistica ma un gesto culturale: significa mettere al centro le competenze artigianali e raccontare una storia fatta di mani, di tessuti, di pazienza.
Il progetto sottolinea anche un’idea di sostenibilità autentica, fondata sul tempo, sulla qualità e sulla relazione umana. In un mercato dominato dalla produzione industriale e dai ritmi frenetici, Marras propone un’alternativa lenta e consapevole, dove ogni camicia è pensata per durare e per emozionare. Il cliente non è più spettatore ma parte attiva: osserva, sceglie, dialoga con chi cuce, partecipa alla creazione del proprio capo. È questo rapporto diretto, personale e creativo a rendere speciale ogni camicia.
La scelta di presentare questa capsule solo a Firenze rafforza l’idea di esclusività e valorizza l’esperienza sartoriale come evento unico. Non è una collezione qualsiasi, ma una piccola celebrazione del fare con le mani, della moda che ascolta e che racconta. Marras continua così a costruire un ponte tra arte, tradizione e avanguardia, offrendo una visione della moda che va oltre il semplice vestire: una visione che emoziona, che include e che resiste all’omologazione.