Maggio 2025 ha registrato temperature medie globali di 15,79°C, rendendolo il secondo mese di maggio più caldo mai rilevato, subito dopo il primato del 2024. Nonostante ciò, per la prima volta dopo una lunga serie, si è interrotta la sequenza di mesi con anomalie termiche superiori a +1,5°C rispetto ai livelli preindustriali.
Un mese caldo, ma leggermente meno estremo
Secondo il Copernicus Climate Change Service (C3S), maggio 2025 ha segnato un leggero calo di 0,12°C rispetto allo stesso mese del 2024. Tuttavia, le temperature restano preoccupanti: il valore registrato è stato di 0,53°C superiore alla media del periodo 1991-2020. Questo lieve raffreddamento non rappresenta un’inversione del trend, ma piuttosto una fluttuazione all’interno di una tendenza globale al riscaldamento climatico.
Fine (momentanea) di una sequenza senza precedenti
Il dato più rilevante è la fine della sequenza record: 21 mesi consecutivi (su 22) con temperature superiori a +1,5°C rispetto all’epoca preindustriale. Un periodo senza precedenti nella storia climatica moderna. Tra questi spicca luglio 2024, che ha toccato la temperatura media giornaliera globale più alta mai registrata: 17,16°C.
Il cambiamento climatico continua
Gli esperti avvertono: la breve pausa non è una tregua duratura. Carlo Buontempo, direttore del C3S, ha dichiarato che è probabile che la soglia di 1,5°C venga nuovamente superata a breve, a causa del continuo riscaldamento del sistema climatico globale. I segnali restano allarmanti e i fattori che alimentano l’emergenza climatica sono tuttora attivi.
Impatti su scala globale e regionale
Anche maggio 2025 ha portato con sé eventi estremi. In Europa, la primavera è stata segnata da una forte siccità, con precipitazioni ai minimi dal 1979 e una riduzione significativa della portata dei fiumi. Inoltre, la temperatura media della superficie marina ha toccato i 20,79°C, secondo valore più alto mai registrato per il mese, con aree dell’Atlantico settentrionale che hanno mostrato anomalie record.
Conclusione
Nonostante la fine della sequenza mensile a +1,5°C, i dati confermano che il cambiamento climatico è in corso e il futuro resta incerto. Serve un’azione globale rapida per limitare l’ulteriore riscaldamento.