Ad Alghero si chiude il Genera Festival 2025

Domenica 15 giugno l’ultima giornata del festival con ospiti illustri e riflessioni sui diritti, i giovani e la libertà, tra laboratori, incontri e premi dedicati al giornalismo, un grande finale per un festival dedicato ai diritti

Ad Alghero, domenica 15 giugno, si conclude la quarta edizione del Genera Festival – Premio Giornalistico della Sardegna. La manifestazione ha portato in città 12 eventi, 5 laboratori, 9 presentazioni di libri e 16 ospiti. È ormai un punto di riferimento nel panorama culturale sardo e nazionale.

Il tema di quest’anno, “La libertà di scegliere”, ha guidato ogni incontro. Il festival ha proposto riflessioni su giornalismo, diritti civili, libertà di espressione e sul ruolo dei giovani nella costruzione del futuro.

La giornata finale si apre alle 10 a Villa Maria Pia, con Tonino Oppes che guida bambini e adulti nel laboratorio “Libertà e fantasia”. Subito dopo, alle 11, Luigi Manconi presenta il suo nuovo libro La scomparsa dei colori (Garzanti). L’evento nasce dalla collaborazione con la sezione sassarese dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti. L’incontro è un invito a guardare oltre l’apparenza e a immaginare una società più inclusiva.

I premi del giornalismo tra memoria e attualità

Durante il festival sono stati assegnati i riconoscimenti del Premio Giornalistico della Sardegna 2025. Il premio celebra le figure più autorevoli dell’informazione italiana.

Tra i premiati: Osvaldo Bevilacqua e Francesca Oliva (Premio Sardegna), Marino Bartoletti (Sport), Sigfrido Ranucci (Premio “Piero Mannironi”), Michele Mirabella (Scienze e Salute) e Igor Tuveri, in arte IgorT, per il Giornalismo a fumetti.

Ognuno ha saputo interpretare l’etica giornalistica con impegno e coerenza. Il Premio Peppino Fiori, dedicato al noto cronista e saggista, è andato a Luigi Manconi. Il riconoscimento valorizza il suo lavoro per la difesa dei diritti umani.

Giovani protagonisti e visioni per il futuro

Il Genera Festival attribuisce grande importanza ai giovani. Ragazze e ragazzi hanno partecipato attivamente ai laboratori e agli incontri. Hanno interagito con giornalisti, scrittori ed esperti.

Questa edizione li ha resi protagonisti anche nella costruzione del racconto. La direzione artistica di Giampaolo Cassitta ha puntato sull’incontro tra generazioni e linguaggi. Il programma ha coinvolto molte realtà del territorio. Tra queste: la Regione Autonoma della Sardegna, la Camera di Commercio di Sassari, Fondazione Sardegna, Comune di Alghero, Comune di Ittiri e il circuito Salude & Trigu.

Un festival che lascia il segno

Il successo di Genera 2025 non si misura solo dalla partecipazione, ma anche dalla qualità dei contenuti. Il tema della libertà di scelta ha stimolato dialoghi trasversali. Il festival ha unito cultura, politica, arte e partecipazione civica.

L’intreccio tra informazione, educazione e riflessione critica ha trasformato il festival in un laboratorio permanente. In questo contesto, le differenze diventano risorse.

La conclusione non rappresenta una fine. È piuttosto l’inizio di un impegno verso una comunicazione che promuove il cambiamento. Alghero, anche grazie a Genera, si conferma crocevia di idee, dialoghi e futuro.

About Arianna Basciu

Studentessa di Scienze della Comunicazione con un background in Marketing Turistico Multimediale e Turismo Sostenibile. Ha esperienza come speaker radiofonica e nel mondo teatrale. Appassionata di radio, teatro, cinema, serie TV e musica, ama raccontare storie attraverso diverse forme di comunicazione. Contatti: arianna.basciu86@gmail.com