Microchimerismo: Il legame perenne tra madre e figlio

Durante la gravidanza alcune cellule del feto migrano e si stabiliscono nei tessuti della madre: madre e figlio rimangono collegati per sempre dal fenomeno del microchimerismo

In ogni persona che ha portato un embrione, anche solo per poche settimane, potrebbe verificarsi il microchimerismo. Nel corpo della madre, in pratica, possono abitare cellule non sue, provenienti dal feto. Ciò che sappiamo proviene da quanto riportato dalla giornalista Katherine J. Wu nel 2024 in un approfondimento pubblicato su testate scientifiche internazionali. Queste cellule fetali sono capaci di migrare dalla placenta e insediarsi stabilmente in cuore, fegato, polmoni, reni, cervello e altri tessuti materni. Ma non si tratta di una migrazione unidirezionale. Anche le cellule della madre attraversano la placenta e si installano nei tessuti del feto, dove possono persistere fino all’età adulta. Studi recenti condotti dalla Royal Holloway University of London e dal Cincinnati Children’s Hospital mostrano che, nel tempo, questi frammenti genetici possono diventare parte integrante della biologia individuale, aprendo scenari nuovi su come si eredita e si trasmette la salute.

Il corpo come un mosaico familiare: nuove ipotesi sull’identità genetica

La presenza di cellule microchimeriche potrebbe fare di ogni persona un mosaico vivente composto da frammenti di parenti, fratelli maggiori, nonni, zii e discendenti. “È come se portassi dentro di te l’intera famiglia”, osserva Francisco Úbeda de Torres, biologo evoluzionista della Royal Holloway University, sottolineando come questo fenomeno possa influenzare il comportamento, la risposta immunitaria, la fertilità e la suscettibilità a malattie autoimmuni o infettive. Le cellule microchimeriche non sarebbero semplici “autostoppiste” passivamente presenti nei tessuti, ma entità attive, geneticamente distinte, potenzialmente in grado di comunicare con l’ambiente cellulare circostante. Alcuni studiosi restano cauti: secondo l’immunologo Sing Sing Way del Cincinnati Children’s Hospital, gli effetti concreti di queste cellule sono ancora altamente controversi. Tuttavia, la loro influenza potrebbe rivelarsi una delle chiavi più sottovalutate della biologia umana. Chi desidera approfondire può consultare il sito della Royal Holloway University o accedere agli archivi digitali di Nature e The Atlantic, dove Wu pubblica regolarmente i suoi articoli.

About Damiano Zoppi

Studente laureando in Beni Culturali e Spettacolo. Frequento assiduamente corsi di teatro e workshop. Mi occupo di cinema, specialmente di film con studio approfondito del personaggio, di teatro contemporaneo, di musica, e nel tempo libero realizzo doppiaggi e cover a livello amatoriale.

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