Claudia Aru, la voce sarda che canta il mondo

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Claudia Aru, la voce sarda che canta il mondo
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Musica, viaggi e orgoglio sardo: l’appassionante Claudia Aru regala un messaggio forte ai giovani e a chi pensa sia troppo tardi per seguire le proprie ambizioni.

Claudia Aru è un’artista che non segue le strade già tracciate. Cresciuta a Villacidro in una famiglia lontana dal mondo dello spettacolo, ha scoperto la sua vera vocazione non da bambina, ma dopo studi universitari e tante esperienze all’estero. La sua carriera nel canto inizia intorno ai 27 anni, dopo un periodo difficile e un percorso lavorativo in ambito museale che non le ha mai restituito soddisfazioni. Da quel momento ha deciso di inseguire il sogno di diventare cantautrice, con coraggio e determinazione.

«Se avete una passione, non pensate mai che sia tardi» è uno dei messaggi più belli che Claudia lancia agli ascoltatori, raccontando come la sofferenza può trasformarsi in energia creativa, purché si scelga ciò che si ama davvero. La svolta arriva con l’iscrizione al Conservatorio a 34 anni, dove ottiene la laurea in canto jazz, un altro traguardo che testimonia la sua tenacia.

Viaggiare per contaminare: la musica come linguaggio globale

Claudia ha vissuto a Bologna, Barcellona, New York, e ha girato mezzo mondo: «Mi sento sardissima, ma cittadina del mondo», racconta con orgoglio. I suoi viaggi sono stati fondamentali per costruire il suo stile musicale, fatto di suoni sardi contaminati da tango, blues, milonga, world music. Un mix inconfondibile che riflette le sue esperienze e le sue emozioni.

Uno degli episodi più curiosi riguarda il brano “Oi mi scidu chitzi”, nato come gioco linguistico tra campidanese e giapponese, con un videoclip girato tra Tokyo e Osaka. Oppure la canzone ispirata a un viaggio in Niger con l’ONU, dove ha usato il termine “Babudu” (campidanese), dal suono apparentemente africano. «Mi piace far cantare in sardo chiunque incontro», dice ridendo.

Claudia è anche allieva prediletta di Cheryl Porter, vocal coach di fama internazionale, che l’ha definita «la persona più sarda e allo stesso tempo la più capace di adattarsi ovunque nel mondo». Un riconoscimento che sintetizza alla perfezione l’identità e la versatilità dell’artista.

La lingua sarda come ponte tra generazioni

Oltre a esibirsi, Claudia insegna canto da oltre 14 anni e crede profondamente nel potere educativo della musica. Nel suo programma televisivo su RaiPlay S’Iscola de Cantu, dedicato ai più piccoli, porta la lingua sarda nelle scuole con entusiasmo e leggerezza. «I bambini ascoltano tutto quello che gli fai ascoltare… sono spugne… », dice, spiegando come anche i più giovani, se stimolati, possano innamorarsi della propria lingua e cultura.

Claudia alterna le lezioni tra Cagliari e Mandas, dove ha ormai messo radici. E osserva con speranza la curiosità dei suoi piccoli allievi verso la lingua sarda: «I bambini cagliaritani si mettono in gioco con entusiasmo, senza reticenze».

Sognare in grande: il messaggio finale

A chi sogna una carriera nel mondo dell’arte, Claudia Aru lascia un consiglio semplice ma potente:
«Non abbiate paura di sognare. Più in alto sognate, più ci arrivate, DIVERTITEVI!».

Il suo è un invito a credere nei propri sogni, a investire in formazione e a non mollare mai. La musica, dice, le ha salvato la vita più volte, e oggi desidera restituire agli altri la speranza e l’energia che ha ricevuto.

About Arianna Basciu

Studentessa di Scienze della Comunicazione con un background in Marketing Turistico Multimediale e Turismo Sostenibile. Ha esperienza come speaker radiofonica e nel mondo teatrale. Appassionata di radio, teatro, cinema, serie TV e musica, ama raccontare storie attraverso diverse forme di comunicazione. Contatti: arianna.basciu86@gmail.com

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