“Il sogno dei pastori” candidato ai Nastri d’Argento

Il film d’esordio di Tomaso Mannoni tra le sette opere selezionate per il premio 2025 al miglior esordio alla regia, secondo il SNGCI, un’opera prima che parla alla terra

“Il sogno dei pastori”, debutto alla regia del filmmaker sardo Tomaso Mannoni, è tra le sette opere selezionate per il Nastro d’Argento 2025 nella categoria “Miglior esordio alla regia”. Il prestigioso riconoscimento, promosso dal Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani (SNGCI), conferma il valore di un’opera intima e potente, che affronta con sguardo originale la relazione tra uomo, ambiente e memoria. Ambientato in Sardegna, il film intreccia la quotidianità di una comunità pastorale con riflessioni profonde sul passaggio tra le generazioni e i mutamenti del mondo rurale contemporaneo.

La scelta di ambientare la storia tra le alture sarde non è solo estetica. Il paesaggio diventa parte integrante della narrazione, evocando silenzi, resistenze e desideri. Mannoni filma con rispetto i ritmi lenti della campagna e i gesti ripetuti della pastorizia, restituendo allo spettatore un universo autentico e non addomesticato. In questo contesto, il cinema del reale si mescola alla poesia visiva, in un equilibrio raro tra documento e lirismo.

Una candidatura che guarda al futuro

La candidatura al Nastro d’Argento rappresenta un traguardo significativo per Mannoni, che ha lavorato per anni tra documentario e produzione indipendente. Il suo film è stato apprezzato per la coerenza dello sguardo, l’originalità della scrittura e la capacità di affrontare un tema tradizionale con una sensibilità contemporanea. “Il sogno dei pastori” parla infatti anche di trasformazioni: di un mestiere che cambia, di identità culturali che si confrontano con il presente, di giovani che scelgono di restare o partire.

L’opera è stata presentata in anteprima in diversi festival nazionali e internazionali, dove ha ricevuto consensi per l’approccio visivo asciutto, ma evocativo. La regia, priva di orpelli, lascia spazio ai volti, alle rughe, ai paesaggi. Ogni inquadratura sembra concepita per restare nella memoria dello spettatore, senza mai forzare l’emozione. È un cinema che racconta attraverso i dettagli, che osserva senza giudicare, e che costruisce empatia con discrezione.

Un cinema sardo che si fa ascoltare

La presenza di Tomaso Mannoni tra i candidati ai Nastri 2025 conferma il momento favorevole che sta vivendo il cinema sardo, sempre più presente nei festival e premi di rilievo. Registi come Bonifacio Angius, Peter Marcias e ora Mannoni stanno contribuendo a costruire una narrazione nuova dell’isola, lontana dagli stereotipi e ricca di voci autentiche. “Il sogno dei pastori” si inserisce in questa linea, portando al centro della scena un mondo spesso invisibile, ma carico di significati.

In un’epoca in cui il cinema d’esordio fatica a trovare spazio, Mannoni dimostra che è ancora possibile raccontare storie profonde con linguaggi personali e radicati nel territorio. Il film è un invito a rallentare, a guardare e ad ascoltare. E la candidatura ai Nastri d’Argento è il riconoscimento di un lavoro che ha saputo coniugare estetica e contenuto, tradizione e futuro.

About Arianna Basciu

Studentessa di Scienze della Comunicazione con un background in Marketing Turistico Multimediale e Turismo Sostenibile. Ha esperienza come speaker radiofonica e nel mondo teatrale. Appassionata di radio, teatro, cinema, serie TV e musica, ama raccontare storie attraverso diverse forme di comunicazione. Contatti: arianna.basciu86@gmail.com

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