Tumori pediatrici: il “passaporto” per seguire la salute dopo le cure

Il Bambino Gesù di Roma lancia un progetto per supportare i piccoli guariti dal cancro. Un documento personalizzato li aiuterà a monitorare il proprio stato di salute nel tempo.

Un progetto innovativo per chi ha sconfitto il tumore da bambino

Buone notizie sul fronte dei tumori pediatrici: oggi circa l’80% dei bambini colpiti dalla malattia guarisce. Tuttavia, superare la fase acuta non significa chiudere del tutto il capitolo. Per questo motivo, l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma ha sviluppato un’iniziativa fondamentale per accompagnare i piccoli ex pazienti nel tempo: si tratta del “passaporto del guarito”, uno strumento utile a monitorare la salute anche dopo le cure oncologiche.

Questo innovativo progetto è stato reso possibile grazie al sostegno di Peter Pan Odv e della Fondazione Lottomatica, da sempre vicine alle esigenze dei bambini oncologici e delle loro famiglie.

Cos’è il “passaporto del guarito” e perché è così importante

Il “passaporto del guarito” è un documento personalizzato, consegnato al termine del percorso di cura, che contiene informazioni mediche dettagliate sulla storia clinica del paziente: tipo di tumore, terapie effettuate, esami da effettuare nel tempo, possibili effetti a lungo termine.

Questo strumento ha un duplice valore: da un lato permette al paziente di tenere sotto controllo la propria salute in modo consapevole, dall’altro fornisce ai medici tutte le informazioni necessarie per una presa in carico efficace anche in età adulta.

Un supporto continuo, anche dopo la guarigione

Come ha sottolineato l’équipe del Bambino Gesù, chi guarisce da un tumore durante l’infanzia ha comunque bisogno di seguire un piano di follow-up personalizzato. Alcune terapie, infatti, possono provocare effetti collaterali a lungo termine, che è importante riconoscere e trattare precocemente.

Il progetto punta quindi a costruire una rete di continuità tra la pediatria e l’età adulta, offrendo ai guariti uno strumento utile e facile da aggiornare, per affrontare con più sicurezza la vita dopo la malattia.

Un modello da estendere su scala nazionale

Attualmente il “passaporto del guarito” è in uso al Bambino Gesù, ma l’obiettivo è estenderlo a livello nazionale, rendendolo uno standard per tutti gli ospedali che si occupano di oncologia pediatrica. Un passo decisivo per garantire una qualità della vita migliore anche dopo la guarigione.

About Leandro Caterini

Nato a Tempio Pausania il 03/12/2002, studente di scienze politiche al quarto anno della triennale. Iscritto al secondo anno di un corso per fonici e appassionato di produzione musicale.

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