Sport e Valutazione Motoria Itinerante: un modello di inclusione

Un progetto innovativo che unisce sport di squadra e valutazione motoria itinerante, favorendo l’inclusione sociale e il benessere fisico nel quartiere Sant’Elia attraverso attività accessibili e coinvolgenti.

Nel quartiere di Sant’Elia a Cagliari l’Oratorio e Circolo ANSPI Sant’Elia ASD EPS ETS ha dato vita a un’iniziativa che unisce attività sportiva e promozione della salute con un approccio accessibile innovativo e scientifico il progetto si chiama Sport e Valutazione Motoria Itinerante e si rivolge in particolare a bambini adolescenti e giovani adulti del territorio offrendo momenti strutturati di gioco e movimento nei luoghi pubblici del quartiere trasformando piazze cortili e campetti in veri e propri centri sportivi a cielo aperto

La proposta non si limita a proporre partite di pallavolo o basket ma punta a coinvolgere i partecipanti in percorsi di crescita personale e collettiva attraverso lo sport di squadra che diventa occasione per imparare a rispettare le regole conoscere i propri limiti valorizzare il gruppo e sviluppare la consapevolezza corporea

Strumenti tecnologici per conoscere e migliorare il proprio corpo

Il cuore innovativo del progetto è il laboratorio itinerante di valutazione motoria che porta direttamente nelle piazze attrezzature professionali normalmente disponibili solo in centri specializzati strumenti come l’Optojump e le pedane stabilometriche permettono di analizzare in modo preciso il salto la postura l’equilibrio e altri parametri funzionali per offrire a ogni partecipante un quadro personalizzato delle proprie capacità motorie

Questo approccio scientifico e allo stesso tempo inclusivo consente a tutti di conoscere meglio il proprio corpo migliorare il benessere fisico e prevenire eventuali problematiche legate alla sedentarietà o a una crescita motoria disarmonica in particolare nei bambini e negli adolescenti coinvolti in situazioni di fragilità sociale

La comunità come palestra di vita

Il progetto non è solo sport né solo scienza ma è soprattutto comunità ogni attività viene pensata per rafforzare i legami tra le persone promuovere il senso di appartenenza e offrire un’alternativa educativa concreta alla marginalità lo sport praticato all’aperto in modo gratuito e strutturato diventa quindi un linguaggio universale che unisce ragazzi e ragazze famiglie e operatori educativi in un’esperienza condivisa di rispetto fiducia e solidarietà

La sperimentazione avviata a Sant’Elia rappresenta un modello replicabile in altri contesti urbani dove la carenza di spazi attrezzati può essere superata grazie a soluzioni mobili flessibili e partecipate e dove lo sport può ancora svolgere un ruolo centrale per promuovere cittadinanza attiva benessere e coesione sociale

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