Un viaggio nella carriera e nella visione artistica di Sabina Zicconi, tra cinema, teatro, formazione continua e sfide legate all’identità linguistica in Sardegna.
“Ciak in Sardegna” è una rubrica settimanale dedicata al mondo del cinema nell’Isola. Condotta da Marinella Frau e Luca Lobina, la trasmissione si propone di esplorare lo stato di salute del cinema sardo, ospitando attori, attrici e registi locali. L’obiettivo è raccontare, in modo semplice e diretto, le avventure professionali, i progetti in corso e le aspirazioni di chi lavora nel settore cinematografico in Sardegna. Le puntate, disponibili in radiovisione, possono essere riascoltate sul sito unicaradio.it. Ospite della puntata, Sabina Zicconi ha condiviso la sua intensa attività artistica. Dopo la partecipazione al film “La Terra delle donne” di Marisa Vallone, è stata coinvolta in numerosi cortometraggi, lungometraggi e spot pubblicitari.
Studio e formazione continua
Sabina ha iniziato il suo percorso nella recitazione in età adulta, realizzando un sogno d’infanzia. Ha studiato presso la scuola d’arte drammatica di Cagliari con Marta Proietti Orsella e si è perfezionata con diversi maestri, tra cui Simeone Latini, Unio Caponio e Turno Arthemalle. Attualmente prosegue la sua formazione con la coach Emiliana Gimelli, partecipando regolarmente ai suoi laboratori. Ha frequentato masterclass anche a Roma e Firenze, sottolineando come lo studio rappresenti per lei una costante ricerca interiore e un confronto continuo con gli altri.
Ruoli e desideri artistici
Zicconi ha raccontato come finora le siano stati affidati ruoli prevalentemente drammatici: donne tradite, arrabbiate o tristi. In dodici lavori cinematografici, questo è stato il suo profilo ricorrente. Tuttavia, desidera ardentemente cimentarsi anche nel genere comico, sentendosi naturalmente portata a far ridere nella vita quotidiana. Ha infatti interpretato sketch comici in lingua sarda a teatro. Anche se parla campidanese, si adatta volentieri a recitare in altre varianti linguistiche, pur ammettendo la difficoltà nel nascondere la propria cadenza. I Fratelli D’Innocenzo l’hanno incoraggiata a non preoccuparsi troppo del suo accento.
La questione dell’accento sardo
Durante l’intervista è emersa una riflessione sulla percezione degli accenti nel cinema italiano. Sabina ha osservato come l’accento romano sia spesso dominante nelle produzioni nazionali, mentre quello sardo venga talvolta considerato un limite. Si interroga sul perché la cadenza sarda, a volte definita “fastidiosa”, non possa avere la stessa legittimità delle altre. Grazie all’aiuto di insegnanti come Simeone Latini, è riuscita in parte a “ripulire” il proprio accento cagliaritano, pur mantenendo l’autenticità.
Preparazione e approccio alla scena
Zicconi ha spiegato che prima di entrare in scena cerca sempre di raggiungere uno stato di rilassamento. Utilizza tecniche di respirazione e cerca l’isolamento per connettersi con l’ambiente circostante. Si affida a un approccio sensoriale: ascolta odori, suoni, il vento, tutto ciò che può aiutarla a radicarsi nel personaggio. Questo metodo l’ha aiutata, ad esempio, a esprimere un pianto autentico in una scena intensa del cortometraggio “Il segreto di Natale“. Ritiene essenziale l’ascolto e lo scambio emotivo con i colleghi, elementi che arricchiscono ogni interpretazione.
Lavorare in Sardegna e i provini
Secondo Sabina, recitare in Sardegna è una possibilità concreta, anche se impegnativa. Avere un’altra attività o una sicurezza economica può essere fondamentale per affrontare con serenità questa professione. Descrive la recitazione come una passione che sta diventando un vero lavoro, soprattutto con l’introduzione di contratti e una maggiore organizzazione. Sottolinea l’importanza di studiare, impegnarsi e partecipare ai provini, che considera una preziosa scuola a prescindere dal risultato. Sempre più spesso viene selezionata direttamente, senza passare da un’audizione.