Un emozionante viaggio tra Sardegna e Parigi, tra storia, cinema e cultura: il regista Marco Antonio Naitza celebra la magia di Alghero e la sua connessione con Hollywood in un film applaudito anche nella capitale francese.
Un film che porta Alghero a Parigi
Alghero, con i suoi paesaggi mozzafiato e la sua identità unica, diventa protagonista internazionale grazie al nuovo progetto cinematografico di Marco Antonio Naitza. Il regista sardo ha presentato il suo film nel cuore di Parigi, raccontando una storia sorprendente: quella della “Hollywood in Sardegna”, quando negli anni ’50 e ’60 le coste dell’isola divennero set prediletti di grandi produzioni internazionali.
Il film – il cui titolo completo verrà presto distribuito anche in Italia – è stato accolto con entusiasmo da pubblico e critica nella capitale francese, consolidando il ruolo della Sardegna come terra di cinema e cultura.
Hollywood in Sardegna: storia di un sogno mediterraneo
Durante il Dopoguerra, l’Italia era al centro dell’attenzione cinematografica mondiale. In quegli anni, la Sardegna, e in particolare Alghero, affascinava registi, attori e produttori hollywoodiani per la sua bellezza incontaminata e la sua luce naturale.
Nel film di Naitza, attraverso archivi, interviste e immagini d’epoca, si raccontano le storie di film girati sull’isola, le star americane che arrivavano in barca a vela e gli aneddoti di un’epoca d’oro che ha lasciato un’impronta indelebile.
Un ponte culturale tra Sardegna e Francia
La proiezione a Parigi non è casuale. Naitza ha scelto di portare il film nella capitale francese per creare un ponte culturale tra due mondi apparentemente lontani ma legati dall’amore per il cinema e la bellezza del Mediterraneo. Il film è stato inserito in una rassegna dedicata alla memoria storica cinematografica e ha ricevuto apprezzamenti anche da parte della comunità italiana residente in Francia.
Valorizzare il territo attraverso il cinema
L’obiettivo di questo progetto non è solo raccontare il passato, ma anche valorizzare la Sardegna come location cinematografica contemporanea. Il film di Naitza diventa così un manifesto per una nuova stagione di produzioni sull’isola, capace di unire valori culturali, turismo e identità locale.