Ai Giardini Pubblici di Cagliari cinque giorni di arte, gioco e avventura dedicati ai più piccoli, n festival tra stelle, danza e narrazione
Dal 10 al 14 giugno, Cagliari si trasforma in una vera e propria stazione spaziale creativa grazie alla tredicesima edizione di DanzEstate, la rassegna curata da Asmed Balletto di Sardegna. L’appuntamento è ai Giardini Pubblici, che ospiteranno una galassia di eventi pensati per i bambini e le famiglie. Il tema scelto per quest’anno è “Primi Passi nello Spazio”, un viaggio immaginario tra pianeti sconosciuti, razzi interstellari, fiabe cosmiche e racconti mitologici. Con spettacoli, laboratori e giochi, il festival costruisce un universo colorato dove l’arte performativa incontra la fantascienza, in un linguaggio accessibile, educativo e coinvolgente.
Il programma è fittissimo: dieci spettacoli gratuiti con compagnie provenienti dalla Sardegna, da altre regioni italiane e da Malta, oltre a workshop, giochi a tema, cacce al tesoro e attività artistiche. La rassegna accoglie anche le anteprime di maggio “Genetic Threads” e “Passeggiate Lunari”. I protagonisti sono bambini e bambine dai 3 ai 13 anni, che diventano esploratori di nuovi mondi narrativi, tra costellazioni teatrali e laboratori manuali. Ogni giornata è pensata per coinvolgere i partecipanti dalla mattina alla sera, sempre con proposte originali e inclusive.
Spettacoli e laboratori tra mito, natura e sostenibilità
Il cuore pulsante di DanzEstate 2025 è la narrazione dal vivo. Si parte il 10 giugno con “Contos e Faulas” de Il Crogiuolo, un viaggio tra fiabe sarde raccontate a un piccolo alieno curioso. A seguire, “Il Voliciclista” di Asmed racconta un’avventura volante tra futuro e cambiamento climatico. Nei giorni successivi si alternano spettacoli come “Sensazionale” (Moveo Dance Company, Malta), che esplora i cinque sensi, e “Oceania 2”, omaggio alla natura e al coraggio femminile firmato Danza Estemporada. Il mito torna con “Perseo e Medusa”, mentre le leggende sottomarine si animano con “La Ballata di Colapesce”.
Grande spazio anche ai laboratori, curati da Tore Mr Happy e Circo Mano a Mano, che uniscono gioco e apprendimento. I bambini costruiscono razzi spaziali, equipaggiamenti da astronauta, campanelle solari, e danno forma a galassie immaginarie con materiali di recupero. Nei “Keywords Kids”, la danza diventa strumento per scoprire il corpo, lo spazio e le emozioni. Non manca la componente scientifica con “Vibrazioni Celesti”, quattro appuntamenti per esploratori stellari dai 6 ai 12 anni tra musica e divulgazione.
Un universo educativo, accessibile e sostenibile
L’intera manifestazione è pensata per promuovere valori come il rispetto dell’ambiente, l’inclusività, la curiosità per la scienza e la creatività libera. Il tutto attraverso l’incontro fra diversi linguaggi: teatro, danza, arti visive, musica e narrazione. DanzEstate è un’esperienza culturale ma anche pedagogica, capace di stimolare nei piccoli partecipanti uno sguardo nuovo sul mondo e sul cosmo. La parata finale “Verso l’infinito”, sabato 14 giugno alle 19:15, chiuderà il festival con una celebrazione collettiva piena di personaggi, costumi e suoni spaziali.
Ideato e diretto da Massimiliano Leoni, il festival si avvale della collaborazione con numerosi partner istituzionali e artistici e ha ricevuto l’EFFE Label, riconoscimento europeo per i festival d’eccellenza. DanzEstate 2025 conferma così la sua identità di rassegna innovativa e multidisciplinare, capace di mettere al centro i bambini come protagonisti attivi, con l’obiettivo di offrire cultura, sogni e consapevolezza. In un’epoca di stimoli digitali e consumo veloce, questa “accademia spaziale” a cielo aperto rappresenta un’occasione preziosa per rallentare, immaginare e imparare.
Un’avventura che lascia il segno
Il valore di DanzEstate va oltre la semplice proposta di spettacoli: è un modello virtuoso di educazione culturale diffusa, accessibile e gratuita. Inserire la danza, la narrazione e il gioco in spazi pubblici come i Giardini di Cagliari significa restituire la città ai suoi abitanti, riscoprire la socialità e creare comunità. I “Primi Passi nello Spazio” non sono solo un viaggio tra le stelle, ma anche una metafora potente del cammino verso la crescita, l’immaginazione e l’incontro con l’altro.