Babel Film Festival: Cagliari celebra lingue e culture minori

Domenica 8 giugno si apre la nona edizione con musica, cinema e l’inaugurazione dell’Archivio pellicole della Cineteca Sarda; Un festival per le minoranze, un archivio per la memoria

Il Babel Film Festival torna a Cagliari con la sua nona edizione, confermandosi tra le manifestazioni culturali più originali d’Europa. È infatti il primo concorso cinematografico internazionale dedicato esclusivamente a film in lingue minoritarie, con l’obiettivo di difendere la diversità culturale e dare spazio a voci spesso invisibili nel panorama mediatico.

La giornata inaugurale, domenica 8 giugno, si è aperta alle 18 negli spazi di Sa Manifattura, dove è stato inaugurato il nuovo Archivio pellicole della Cineteca Sarda. La struttura custodisce una preziosa collezione in 16 mm ed è dedicata a Filippo Maria De Sanctis, figura centrale nella promozione culturale della Sardegna nel Novecento. Si tratta di un importante tassello per la conservazione della memoria audiovisiva isolana, finalmente reso accessibile al pubblico grazie alla collaborazione tra istituzioni regionali, enti culturali e amministrazione comunale.

Subito dopo, la SeuinStreet Band ha guidato il pubblico in una coinvolgente parata musicale da via XX Settembre all’Exmà, cuore pulsante del festival. Una formazione intergenerazionale, composta da strumentisti dai 9 ai 70 anni, che ha portato per le vie del centro uno spirito di condivisione e passione, preludio ideale all’apertura ufficiale del concorso.

Film, musica e voci dal mondo

La serata ha offerto anche le prime proiezioni all’aperto, tra cui SeuInnoi, documentario di Andrea Deidda fuori concorso, dedicato proprio alla SeuinStreet Band. Il film racconta la resistenza culturale di un piccolo paese sardo allo spopolamento, in cui la musica diventa linguaggio di rinascita, memoria e comunità.

A seguire è stato proiettato Tres Animeddas di Matteo Incollu, primo film in concorso per il Premio Maestrale Miglior Lungometraggio. Una pellicola che fonde commedia nera, noir e road movie, mescolando mistero e ironia. I protagonisti, due studiosi precari, si mettono sulle tracce di un enigmatico archeologo scomparso, dando vita a un’avventura ai confini del reale.

Il Babel Film Festival 2025 proseguirà fino al 13 giugno, con 61 film in concorso provenienti da 18 Paesi e in ben 38 lingue differenti, fra lungometraggi, documentari e cortometraggi. In calendario anche masterclass, laboratori, incontri con gli autori e momenti musicali, trasformando Cagliari in un laboratorio vivente di pluralismo linguistico e culturale.

Il valore politico e culturale del plurilinguismo

Nel panorama attuale, dominato da modelli comunicativi globalizzati e omologanti, il Babel Film Festival assume un significato ancora più urgente. Dedicare uno spazio esclusivo al cinema in lingue minoritarie, alcune delle quali a rischio estinzione, significa difendere la biodiversità culturale e contrastare la perdita di identità locali.

È anche un atto politico: sostenere la produzione artistica nelle lingue storiche delle comunità significa legittimare memorie, appartenenze e prospettive alternative rispetto alla cultura mainstream. In questo senso, il festival rappresenta un punto di riferimento per registi, studiosi e attivisti linguistici, oltre che per il pubblico che desidera scoprire storie narrate da punti di vista inediti.

Con un programma che intreccia cinema, musica, arte e memoria, il Babel Film Festival rafforza il ruolo di Cagliari come capitale della cultura cinematografica inclusiva, e della Sardegna come crocevia di culture antiche e nuove.

About Arianna Basciu

Studentessa di Scienze della Comunicazione con un background in Marketing Turistico Multimediale e Turismo Sostenibile. Ha esperienza come speaker radiofonica e nel mondo teatrale. Appassionata di radio, teatro, cinema, serie TV e musica, ama raccontare storie attraverso diverse forme di comunicazione. Contatti: arianna.basciu86@gmail.com

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