Torcia a energia termoelettrica: l’invenzione di Ann Makosinski

Ann Makosinski, giovane inventrice canadese, ha progettato una torcia alimentata esclusivamente dal calore umano, sfruttando l’effetto termoelettrico per generare energia elettrica senza l’uso di batterie o ricariche.

Nel 2013, Ann Makosinski, una quindicenne canadese, ha ideato una torcia innovativa che si accende grazie al calore del corpo umano, senza necessità di batterie o ricariche. Questa invenzione, conosciuta come “Hollow Flashlight”, ha attirato l’attenzione internazionale per la sua sostenibilità e ingegnosità.

Il funzionamento della torcia

La torcia di Makosinski utilizza moduli termoelettrici Peltier, che sfruttano l’effetto Seebeck: una differenza di temperatura tra due materiali conduttori genera una corrente elettrica. Quando l’utente tiene la torcia in mano, il calore del palmo viene assorbito da un lato del modulo Peltier, mentre l’altro lato rimane a temperatura ambiente. Questa differenza termica produce energia sufficiente per alimentare un LED, emettendo luce per oltre 20 minuti con una differenza di temperatura di soli 5°C.

Premi e riconoscimenti

L’invenzione di Makosinski è stata premiata alla Google Science Fair del 2013, dove ha ricevuto il primo premio nella categoria 15-16 anni. Successivamente, ha vinto anche il Weston Youth Innovation Award nel 2014, riconoscendo ulteriormente il suo contributo all’innovazione tecnologica.

Implicazioni sociali e ambientali

La torcia progettata da Makosinski offre una soluzione pratica per le comunità senza accesso all’elettricità, permettendo l’illuminazione in situazioni di emergenza o in aree remote. Inoltre, l’assenza di batterie riduce l’impatto ambientale, promuovendo un utilizzo più sostenibile delle risorse energetiche.

L’invenzione di Ann Makosinski rappresenta un esempio brillante di come la creatività giovanile possa portare a soluzioni innovative per sfide globali.

La torcia alimentata dal calore corporeo ideata da Ann Makosinski non è solo un brillante esempio di innovazione tecnologica, ma rappresenta anche una speranza concreta per affrontare le sfide legate all’accesso all’energia in modo sostenibile. In un mondo in cui miliardi di persone vivono senza elettricità affidabile, soluzioni come questa possono davvero fare la differenza.

L’approccio di Ann dimostra come sia possibile unire scienza, creatività e sostenibilità per risolvere problemi pratici, anche con risorse limitate. L’uso dei moduli Peltier e del principio termoelettrico non solo riduce la dipendenza da batterie inquinanti, ma incoraggia anche un nuovo modo di pensare l’energia: non più solo produzione su larga scala, ma anche sfruttamento intelligente di fonti alternative e rinnovabili. L’esempio di Ann ispira le nuove generazioni a credere nel proprio potenziale e a mettere la tecnologia al servizio del bene comune. È la dimostrazione che anche un’idea nata sui banchi di scuola può illuminare il mondo.






About Alice Orioni

Aspirante giornalista curiosa e instancabile, vivo ogni giornata con energia e passione, sempre alla ricerca di storie da raccontare. Amo i concerti, la natura, i viaggi e tutto ciò che mi tiene in movimento. L’aria aperta è il mio elemento, e non c’è niente che mi dia più soddisfazione che riempire il tempo – quel dono prezioso – con esperienze, incontri e progetti che rispecchiano ciò che amo. Credo che ogni dettaglio possa diventare un buon racconto, basta osservarlo con occhi attenti e un taccuino in tasca!

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