Il concerto “Nostra patria è il mondo intero” e la proiezione del docufilm “Miradas” concludono la quarta edizione di Pintai Bisus, manifestazione dedicata a inclusione, arte e memoria condivisa.
Quartu Sant’Elena ospita la chiusura della quarta edizione di Pintai Bisus, rassegna culturale che ha animato la città con eventi legati a musica, cinema e diritti umani. Il festival ha portato in scena il dialogo tra culture, la riflessione sociale e l’arte come strumento di inclusione.
Giovedì 5 giugno, alle ore 20:30, l’Ex Caserma di via Roma ospiterà il concerto “Nostra patria è il mondo intero”. Lo spettacolo è un inno alla fratellanza tra popoli. Sul palco si esibiranno artisti provenienti da diverse culture. Le canzoni parleranno di libertà, solidarietà, resistenza e migrazioni. Il titolo del concerto richiama un ideale di cittadinanza universale, che supera confini e nazionalismi.
Il giorno seguente, venerdì 6 giugno, sempre all’Ex Caserma, sarà proiettato il docufilm “Miradas”. L’opera è stata realizzata tra Italia, Marocco e Spagna. Racconta storie di migrazione attraverso testimonianze toccanti e immagini potenti. Dopo la proiezione, il pubblico potrà partecipare a un dibattito con i registi e ospiti speciali.
Pintai Bisus, che in sardo significa “Dipingi sogni”, ha proposto anche mostre, laboratori, talk e spettacoli per tutte le età. L’obiettivo della rassegna è creare spazi di dialogo e confronto. Grande attenzione è stata riservata ai giovani, alla memoria storica e ai temi dell’inclusione.
Con questi due ultimi eventi, la manifestazione conferma il suo ruolo come punto di riferimento culturale nel panorama sardo.