Il lirismo di Grazia Deledda: la rilettura de “Il Paese del Vento”

Il fascino senza tempo di Grazia Deledda riletto da Lelio Lecis: un’interpretazione teatrale che esplora il destino, le passioni giovanili e il lirismo struggente della scrittrice sarda.

Giovedì 5 e venerdì 6 giugno, il Teatro delle Saline di Cagliari ospiterà la messa in scena di “Il paese del vento”, una nuova drammaturgia e regia a cura di Lelio Lecis, ispirata al celebre romanzo di Grazia Deledda. Questo spettacolo fa parte del festival 1 €uro Festival, e sarà preceduto da un mini dramma, “Viaggio in Italia”, a cura di Angelo Trofa. In sintesi, l’opera offre una lettura inedita di un testo che ha segnato la carriera della Deledda, mettendo in luce il tormento e l’introspezione di un amore giovanile che ha segnato la sua vita.

Il Tormento dell’Amore Giovanile e il Destino Ineluttabile

“Il paese del vento” è un romanzo fortemente autobiografico che esplora l’amore giovanile e il conflitto con il destino. La trama si concentra su Grazia Deledda, che ha vissuto un amore intenso e tormentato per Stanis Manca, un giornalista con cui intraprese una corrispondenza epistolare. A causa delle circostanze, però, questa relazione non ebbe il finale sperato, interrompendosi dopo pochi anni. La scrittrice, tuttavia, ha voluto rendere omaggio a quell’amore tormentato, ripercorrendo quegli eventi nel suo romanzo. In questo libro, il nome di Gabriele nasconde una figura reale, quella di Manca, e la sua storia d’amore diventa il punto di partenza per riflessioni più profonde sul destino e sulle sue implicazioni.

Il Lirismo e la Metafora del Vento

Ciò che rende “Il paese del vento” particolarmente emozionante è il suo stile narrativo, che si distingue per un lirismo intenso e poetico. A differenza di altri suoi romanzi, infatti, la Deledda in questo caso rinuncia alle descrizioni paesaggistiche, preferendo concentrarsi sugli aspetti interiori dei suoi protagonisti. Il vento, che percorre l’intero romanzo, diventa la metafora di un destino che agita le passioni umane, lasciando dietro di sé lacerazioni profonde. Il suo significato è chiaro: il vento rappresenta una forza inarrestabile che scuote le esistenze, modificando e talvolta distruggendo il corso della vita.

In sintesi, il romanzo di Grazia Deledda si fa carico del peso di un amore mai vissuto fino in fondo, di un’introspezione che cerca di giustificare e comprendere quei sentimenti, seppur non completamente risolti. La scrittrice sembra voler chiarire a se stessa, e al mondo, quella passione giovanile che, a distanza di anni, potrebbe essere fraintesa o travisata.

Il Cast e la Musica Tradizionale Sarda

Lo spettacolo teatrale vanta un cast di talento, con Lia Careddu nel ruolo di Grazia Deledda, affiancata da Roberta Pasquinucci Cocco, Stefano Cancellu, Simeone Latini e Tiziana Martucci. I costumi, pensati da Marco Nateri, sono in perfetta sintonia con l’atmosfera del racconto, mentre la colonna sonora, che include musiche tradizionali sarde, completa l’esperienza emotiva. In particolare, il canto “Deus ti salvet Maria“, eseguito dalla Corale Studentesca Città di Sassari, dona una dimensione ancora più profonda e suggestiva all’opera.

Un Festival per le Nuove Generazioni

“Il paese del vento” segna la conclusione del ciclo del “1 €uro Festival”, un appuntamento che si distingue per la sua attenzione alle nuove generazioni e per l’innovazione teatrale. Nato nel 1999 come “Teatro a Mille Lire”, il festival è cresciuto nel tempo, conquistando un pubblico sempre più vasto grazie alla sua proposta drammaturgica fresca e sperimentale. Il festival, infatti, si è evoluto per offrire uno spazio di sperimentazione, favorendo le contaminazioni culturali e presentando forme espressive nuove e vivaci. Perciò, la rassegna continua a essere un’importante piattaforma di espressione per il teatro moderno e innovativo.

About Leandro Caterini

Nato a Tempio Pausania il 03/12/2002, studente di scienze politiche al quarto anno della triennale. Iscritto al secondo anno di un corso per fonici e appassionato di produzione musicale.

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