Ludica: dove la storia diventa digitale e condivisa

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Ludica: dove la storia diventa digitale e condivisa
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In questa intervista esclusiva, Giampaolo Salice, professore di storia moderna e coordinatore della Ludica Scuola estiva di storia digitale e pubblica, ci racconta come nasce e si sviluppa questo progetto innovativo: un laboratorio immersivo dove si costruiscono insieme biografie digitali, si esplorano archivi pubblici e privati, si creano piattaforme online con strumenti open source e si vive il territorio dialogando con le comunità locali.

Ludica è molto più di una scuola estiva: è un’esperienza laboratoriale, un progetto formativo e di ricerca partecipata che trasforma il modo di fare storia. Lo racconta con entusiasmo Giampaolo Salice, professore associato di storia moderna all’Università di Cagliari e coordinatore della scuola.

Il progetto si articola in due momenti principali: la Bottega Digitale e il campo estivo sul territorio. La prima è un laboratorio tecnico e concettuale in cui studenti e studiosi imparano a costruire bibliografie automatizzate, schede di classificazione per oggetti storici e archivi digitali. «L’obiettivo – spiega Salice – è fornire strumenti pratici per descrivere e collegare tra loro fotografie storiche, interviste, documenti, tutto ciò che può essere meta-datato e reso accessibile sul web in modo competente».

Dalla Bottega Digitale al campo sul territorio

Le tecnologie usate sono Zotero per la costruzione delle bibliografie e Omeka S per realizzare portali tematici. Ogni edizione di Ludica genera così un sito web completo, con centinaia di oggetti digitali organizzati e consultabili.

Una volta terminata la fase digitale, i partecipanti si spostano sul campo, esplorando il territorio e interagendo direttamente con archivi comunali, ecclesiastici e privati. A Cagliari, tema e luogo dell’edizione 2025, l’attenzione è rivolta alle confraternite laicali, realtà storiche secolari che hanno lasciato un segno profondo nella storia cittadina.

La forza di Ludica sta anche nella sua dimensione collaborativa e inclusiva: si lavora in gruppo, si coinvolgono archivisti, amministratori locali, associazioni, ma anche semplici cittadini, custodi di memorie e patrimoni immateriali. Ogni giornata si conclude con un seminario pubblico, occasione per confronti e dibattiti.

La storia si scrive insieme

Gli studenti non solo partecipano ma diventano autori di storie digitali. Ogni esperienza viene raccolta in un portale chiamato Storie digitali Unica e successivamente pubblicata in un quaderno diari-di-bordo a cura di UnicaPress, la casa editrice dell’ateneo.

Giampaolo Salice è ottimista: «Ludica è un modello che sta suscitando interesse anche altrove. Continueremo in Sardegna per ora, ma potremmo presto portare il nostro approccio in altre città italiane o addirittura all’estero».

About Alice Orioni

Aspirante giornalista curiosa e instancabile, vivo ogni giornata con energia e passione, sempre alla ricerca di storie da raccontare. Amo i concerti, la natura, i viaggi e tutto ciò che mi tiene in movimento. L’aria aperta è il mio elemento, e non c’è niente che mi dia più soddisfazione che riempire il tempo – quel dono prezioso – con esperienze, incontri e progetti che rispecchiano ciò che amo. Credo che ogni dettaglio possa diventare un buon racconto, basta osservarlo con occhi attenti e un taccuino in tasca!

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