Dopo due anni di intenso lavoro in 19 istituti scolastici della Sardegna, il progetto TUAS presenta i suoi risultati a Selargius, promuovendo un dialogo costruttivo sulle migrazioni e una nuova coscienza inclusiva tra i giovani e le comunità educanti.
Il progetto “TUAS: Tutta Un’Altra Storia. Nuove cornici narrative contro la discriminazione e l’odio” giunge a conclusione dopo due anni di intenso lavoro, culminando in un importante convegno che si svolgerà a Selargius sabato 31 maggio. L’evento, previsto dalle ore 10 alle 20, si terrà presso il Centro Polifunzionale Si e’ Boi, un luogo simbolo di aggregazione e partecipazione. Questa iniziativa ha coinvolto complessivamente 1.100 studenti e studentesse e 19 Istituti di Istruzione Superiore e Istituti Scolastici Comprensivi, distribuiti sia nel cagliaritano che nel sassarese, dimostrando un’ampia portata sul territorio isolano.
Il progetto ha rappresentato un percorso formativo mirato alla promozione di un dibattito costruttivo, lontano da polarizzazioni e divisioni, intorno al complesso tema delle migrazioni. L’obiettivo primario è la formazione di una nuova coscienza inclusiva e partecipativa, un traguardo più che mai attuale e vitale nel contesto sociale odierno. Per questo, l’enfasi è posta sul protagonismo delle comunità educanti, della società civile e, in particolare, dei giovani, visti come motori di cambiamento e innovazione. Maggiori informazioni sul progetto e sulle attività passate si possono trovare sul sito del CO.DI.SARD, il Coordinamento Diaspore Sardegna, promotore dell’iniziativa.
Un impegno per una società più inclusiva
Elizabeth Rijo, presidente del CO.DI.SARD, ha espresso grande soddisfazione per il successo del progetto, sottolineando l’importanza della partecipazione e del coinvolgimento di tanti istituti, alunni e insegnanti. Il Coordinamento Diaspore Sardegna ha promosso il progetto con il CISV (Comunità Impegno Servizio Volontariato) e il CODEPINGS (International And Global Pact Inclusive For Sustainable Co-Developement), con il patrocinio della Caritas diocesana e di Coordinamento 3 Donne di Sardegna, creando una rete solida di supporto. L’attività si è concentrata principalmente sulla formazione dei docenti, che hanno poi guidato attività autonome nelle classi, ma ha visto anche il coinvolgimento diretto degli studenti in alcune classi.
Con 8 UDA (Unità di Apprendimento) e 13 percorsi di Service learning, il progetto ha offerto strumenti concreti per affrontare il tema delle migrazioni in modo approfondito e partecipato. Questo approccio ha permesso di sensibilizzare e formare le nuove generazioni a una visione più inclusiva e accogliente della società. La dedizione e l’impegno di tutti i partner hanno contribuito a creare un ambiente fertile per la riflessione e il dialogo, promuovendo una cultura del rispetto e dell’integrazione, fondamentale per il futuro delle nostre comunità. Per approfondire l’operato del CISV e le sue iniziative, puoi consultare il loro sito ufficiale.
Un programma ricco di interventi a Selargius
La giornata a Selargius si preannuncia intensa e strutturata in due fasi distinte, per permettere un’analisi approfondita dei risultati del progetto e un dibattito sul futuro delle politiche migratorie. Al mattino, la sessione sarà dedicata alla presentazione dei risultati del Progetto TUAS. Alle ore 10, dopo i saluti istituzionali, sono previsti gli interventi di Claudio Puddu, che illustrerà il Coordinamento delle Diaspore In Sardegna – CODISARD, e di Corrado Ballocco, del Servizio di supporto alla predisposizione e gestione di piani e programmi cofinanziati dall’Unione europea della Regione Sardegna, che evidenzierà il ruolo della Regione nel sostegno a queste iniziative.
Seguirà la presentazione del CISV e un approfondimento sul Progetto TUAS a cura di Daniela Palamone e Abderrahmane Amajou. La sessione proseguirà con gli interventi dei componenti della Consulta Regionale dell’Immigrazione, tra cui Felix C.C. Adandedjan, Julieth Chidinma Edward e Syrga Abdualleva, che porteranno le loro prospettive e esperienze. Interverranno anche Elizabeth Rijo, nella sua veste di direttrice del CPR Macomer, Rana Jammoul del Centro di Accoglienza Lampedusa e Davide Giachino, coordinatore nazionale del progetto “Tutta un’altra storia”. La mattinata si concluderà con un dibattito aperto al pubblico, occasione per domande e scambi di idee.
Verso gli Stati Generali della Migrazione in Italia
Nel pomeriggio, alle ore 15, dopo una degustazione etnica di cibi provenienti da Colombia, Perù, Romania, Ucraina e Haiti, un momento di condivisione culinaria che celebra la diversità culturale, si terrà la Tavola Rotonda dal titolo “Verso gli Stati Generali della Migrazione in Italia“. I lavori saranno coordinati da Carmìna Conte, figura di spicco nel campo del dibattito pubblico. Alla tavola rotonda sono stati invitati esponenti politici e amministratori locali di rilievo, per un confronto istituzionale sulle future strategie riguardanti le migrazioni.
Tra i partecipanti attesi figurano la senatrice Sabrina Licheri, la deputata Francesca Ghirra, il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, la sindaca di San Giovanni Suergiu Elvira Usai, il consigliere comunale di Selargius Omar Zaher, l’assessora alla Cultura del Comune di Selargius Sara Pilia, il sindaco di Macomer Riccardo Uda e la sindaca di Sestu Paola Secci. La presenza di Elizabeth Rijo, presidente del Coordinamento Diaspore In Sardegna – CODISARD, tra gli enti promotori, garantirà una prospettiva completa e un’attenzione particolare alle esigenze delle comunità diasporiche. L’incontro rappresenta dunque un’opportunità fondamentale per delineare percorsi futuri e rafforzare l’impegno per una gestione più efficace e umana dei fenomeni migratori nel contesto italiano.