“Non girarci intorno”: la campagna Merck contro il tumore uroteliale

Lanciata da Merck in occasione del Bladder Cancer Awareness Month, l’iniziativa punta a sensibilizzare la popolazione sul tumore uroteliale, troppo spesso sottovalutato a causa di sintomi comuni e facilmente confondibili con altre patologie.

L’ematuria, ovvero la presenza di sangue nelle urine, può essere il primo segnale del tumore uroteliale, un carcinoma che colpisce principalmente le vie urinarie. Questo è quanto emerso dalla tappa di Gorizia del tour “Non girarci intorno”, promosso da Merck per sensibilizzare l’opinione pubblica nell’ambito del Bladder Cancer Awareness Month.

«La difficoltà nell’individuare questo tumore – spiega la dottoressa Alessandra Guglielmi, responsabile dell’Oncologia presso l’Ospedale Maggiore di Trieste – risiede nella genericità dei sintomi. Il sangue nelle urine può far pensare a una semplice cistite, ritardando così diagnosi e cure appropriate».

La diagnosi del tumore uroteliale è ancora più complessa nel genere femminile, in cui la malattia è meno frequente – con un rapporto di 1 a 4 rispetto agli uomini – ma spesso mascherata da condizioni comuni come cistiti ricorrenti o problemi ginecologici.

«Soprattutto nelle donne over 70, spesso diabetiche e immunodepresse – aggiunge Guglielmi – il rischio aumenta, ma i sintomi vengono confusi con patologie meno gravi, compromettendo la possibilità di un intervento tempestivo».

Davanti a episodi di ematuria, è essenziale non allarmarsi, ma rivolgersi al proprio medico. «Sarà lui – continua Guglielmi – a prescrivere esami specifici come analisi delle urine, citologia urinaria, ecografia, o urinocoltura, per distinguere tra infezioni comuni e patologie più gravi».Il tour informativo legato al Giro d’Italia

Merck ha scelto un canale d’eccezione per veicolare il messaggio: il Giro d’Italia. Durante ogni tappa, uno stand informativo propone momenti di “edutainment” e distribuisce materiale divulgativo, puntando a raggiungere un pubblico vasto e variegato.

L’iniziativa è sostenuta da enti prestigiosi come la Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso), la Società italiana di medicina generale (Simg), la Società italiana di uro-oncologia (Siuro) e l’associazione Palinuro, che raccoglie pazienti ed ex pazienti colpiti da neoplasie uroteliali.

About Giovanni Ruggiu

Studente di Comunicazione, appassionato di produzione multimediale nei settori televisivo, radiofonico e cinematografico.

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