Un incontro dedicato alla fotografa e attivista friulana, tra arte, politica e misteri del Novecento, in programma lunedì 26 maggio alla Biblioteca Gramsciana di Villa Verde.
La figura di Tina Modotti sarà al centro della presentazione del libro Tina Modotti da scoprire, in programma lunedì 26 maggio alle 17:30 presso la Biblioteca Gramsciana a Villa Verde (via San Sebastiano 4). L’appuntamento vedrà la partecipazione dell’editore Roberto Massari, affiancato dallo storico Paolo Casciola, in un dialogo aperto al pubblico. Il focus sarà dedicato a una delle figure femminili più affascinanti e controverse del Novecento.
Il libro raccoglie diversi contributi su Tina Modotti, artista, fotografa e militante comunista nata a Udine nel 1896. Morì in circostanze misteriose a Città del Messico nel 1942. Modotti è conosciuta in tutto il mondo sia per la sua straordinaria produzione fotografica sia per l’impegno politico internazionale. La sua vita attraversa le principali vicende politiche e culturali del secolo. Dal Messico rivoluzionario fino alla Guerra civile spagnola.
Un racconto tra fotografia e rivoluzione
Tina Modotti da scoprire si concentra su aspetti meno noti della sua biografia. Si approfondiscono il rapporto con il rivoluzionario cubano Julio Antonio Mella, assassinato nel 1929 mentre passeggiava con lei per le vie di Città del Messico, e quello con Vittorio Vidali, agente stalinista e suo connazionale. Con lui collaborò durante la Guerra civile spagnola. Secondo alcuni contributi del libro, Vidali potrebbe essere stato coinvolto nella sua morte.
Il volume si distingue per la varietà degli autori coinvolti. Tra questi, lo scrittore Pino Cacucci, che ha dedicato molte opere alla Modotti; il fotografo e critico Pino Bertelli, che analizza la sua produzione artistica; e Dante Corneli, testimone diretto del GULag. Uno dei testi affronta la rottura tra Modotti e lo stalinismo, avvenuta dopo il patto nazi-sovietico del 1939. Questo momento segnò profondamente le sue scelte finali.
Un’occasione per riflettere
L’incontro sarà anche un momento per esplorare temi ancora attuali. Si parlerà del ruolo delle donne nei movimenti rivoluzionari e del legame tra arte e ideologia. Inoltre, si discuterà delle manipolazioni storiche operate dai regimi totalitari. Attraverso la figura di Tina Modotti, si toccano le grandi contraddizioni del Novecento. Il pubblico potrà così riflettere su temi come la libertà individuale, la coerenza etica e il potere delle immagini.
Un luogo simbolico per una figura simbolica
La Biblioteca Gramsciana di Villa Verde è un centro culturale dedicato alla memoria e all’impegno civile. Per questo motivo è il luogo ideale per accogliere un dibattito su una donna che ha fatto della cultura e dell’azione politica la sua missione. L’evento è gratuito e aperto a tutti.