Fragilità da difendere: la mostra di Theo Gallino a Sassari

“Ovunque proteggi”, prima personale sarda dell’artista Theo Gallino, indaga la fragilità come forma di resistenza. La mostra inaugura oggi al Mancaspazio e sarà visitabile fino al 14 giugno.

“Ovunque proteggi” è la nuova mostra personale di Theo Gallino, artista torinese classe 1957, che inaugura oggi alle ore 11 al Mancaspazio di Sassari, in via della Città. Curata da Monica Trigona e Chiara Manca, l’esposizione rappresenta la prima personale dell’artista in Sardegna e sarà visitabile fino al 14 giugno, da mercoledì a sabato, nelle ore 18.00-23.00.

Il tema centrale della mostra è la fragilità, intesa non come debolezza ma come valore da proteggere. Un concetto che attraversa tutta la produzione di Gallino, da sempre legata al rapporto tra uomo e natura. Al centro dell’allestimento si trova “Burnia achemica”, installazione scultorea in cui un grande fiore di cardo, simbolo spinoso ma delicato, è racchiuso in un’ampolla trasparente. I suoi semi (i pappi) fluttuano sospesi, in un tempo congelato tra caduta e rinascita.

L’opera funge da fulcro per tutto il percorso espositivo, dove i pappi diventano alfabeto visivo di un ciclo vitale. Sulla parete centrale dominano 13 opere su fondo nero, che ritraggono semi dispersi dal vento, suggerendo movimento e impermanenza.

Tra le altre opere in mostra spiccano “Insieme in un soffio”, dittico dove cielo e terra si fondono con segni ancestrali, e “Tra le nuvole”, piccole tele dove i semi sembrano pronti a germogliare in un terreno immaginario.

Gallino, da Chieri (Torino), porta a Sassari una riflessione poetica e intensa sulla protezione della vita nelle sue forme più vulnerabili. Secondo le curatrici, l’artista «cristallizza l’attimo in cui la fragilità diventa resistenza», trasformando ogni opera in un gesto di cura e attenzione verso il transitorio e delicato.

La mostra è un invito a rivalutare il fragile come forza, e l’arte come strumento di tutela e memoria. Tra natura, materia e simbolismo, Gallino costruisce un dialogo visivo profondo e universale, dove l’invisibile diventa protagonista.

Un evento da non perdere per chi ama l’arte contemporanea e le narrazioni che uniscono estetica, etica e spiritualità.

About Veronica Buccoli

Studio Spettacolo presso l'Università di Cagliari, appassionata di fotografia e cinema, col sogno di diventare un giorno direttrice della fotografia. La musica fa da colonna sonora alla mia vita, alimenta gli scenari che immagino di mettere in scena e accompagna i viaggi che faccio. Da sempre appassionata di danza, per smuovere la sedentarietà data dallo studio e colmare il vuoto lasciato da un viaggio a New York, mi sono avvicinata al lindy hop, nella speranza di ritrovare la magia della musica jazz dal vivo e l'energia dei ballerini che animavano uno speakeasy di Manhattan dove mi sono ritrovata una sera di novembre.

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