Venerdì 23 maggio 2025 alla MEM di Cagliari un incontro pubblico per discutere la riforma sulla non autosufficienza e le politiche regionali per l’assistenza agli anziani.
Il futuro della non autosufficienza è il titolo dell’incontro che si terrà venerdì 23 maggio 2025 alle 9:30 presso la MEM – Mediateca del Mediterraneo in Via Mameli 164/B a Cagliari.
L’iniziativa, promossa dal Patto per un Nuovo Welfare sulla Non Autosufficienza insieme al Forum del Terzo Settore della Sardegna, rientra nel percorso nazionale avviato per favorire un cambiamento profondo nel modo in cui vengono affrontati i bisogni delle persone non autosufficienti, in particolare gli anziani.
L’obiettivo è offrire un momento di confronto pubblico per riflettere sullo stato di attuazione della legge 33/2023 e dei suoi decreti attuativi, evidenziando al contempo le politiche regionali della Sardegna in tema di assistenza a lungo termine.
Ad aprire i lavori sarà Franco Pesaresi, Co-coordinatore del Patto per un Nuovo Welfare, con una relazione introduttiva. A seguire, interverranno Armando Bartolazzi, Assessore Regionale alla Sanità, e i Direttori Generali Francesca Piras (Politiche Sociali) e Luciano Oppo (Sanità), che illustreranno misure già adottate e in fase di implementazione sul territorio sardo.
Uno spazio importante sarà dedicato al punto di vista degli operatori del settore, con contributi di Legacoopsociali, Federsolidarietà e FISH Sardegna, focalizzati su assistenza domiciliare, servizi residenziali e presa in carico integrata.
Il tema della non autosufficienza è sempre più centrale in una società che vede crescere rapidamente la popolazione anziana. In Sardegna, si rende necessaria una visione sistemica e condivisa, che coinvolga istituzioni, enti locali, sanità, servizi sociali e terzo settore.
L’incontro alla MEM di Cagliari rappresenta un’occasione fondamentale per rafforzare il dialogo tra i diversi attori e costruire un modello di welfare sostenibile, equo e vicino alle reali esigenze delle persone non autosufficienti e delle loro famiglie.
La partecipazione è libera e aperta a operatori, amministratori pubblici, cittadini e tutte le realtà interessate a contribuire a un cambiamento necessario e urgente.