A Sa Manifattura di Cagliari, un seminario esplora l’uso dei nuraghi nell’epoca romana e medievale, tra funzioni strategiche e simboliche.
I nuraghi, imponenti torri megalitiche simbolo della Sardegna, hanno continuato a svolgere un ruolo importante anche dopo la loro costruzione. Durante le epoche romana e medievale, questi monumenti hanno mantenuto la loro centralità. Hanno adattato la loro funzione alle nuove esigenze delle comunità locali.
Un seminario per scoprire la storia dei nuraghi
Il 13 maggio, Sa Manifattura di Cagliari ha ospitato un seminario molto partecipato. L’incontro, intitolato “Paesaggi immutabili: i nuraghi in età romana e medievale”, ha visto la presenza di circa 200 partecipanti. Era il penultimo appuntamento del ciclo primaverile organizzato dall’Associazione La Sardegna verso l’Unesco.
Esperti e contenuti del seminario
Due studiosi hanno guidato l’incontro. Dario D’Orlando, archeologo esperto di civiltà greca e romana, e Marco Muresu, ricercatore in Archeologia Cristiana e Medievale presso l’Università di Cagliari. Emanuela Abis, socia dell’associazione, ha moderato il dibattito.
Gli esperti hanno spiegato come i nuraghi siano stati utilizzati in modi diversi nel tempo. Durante l’età romana, erano punti di osservazione strategici. La loro posizione permetteva di controllare il territorio. Alcuni nuraghi sono diventati centri agricoli e pastorali, favorendo lo sviluppo economico locale.
I nuraghi in epoca medievale
Nel Medioevo, i nuraghi hanno cambiato ancora la loro funzione. Alcuni sono stati trasformati in aree cimiteriali. Qui sono state trovate sepolture di personaggi importanti, di epoca romana e medievale, con ricchi corredi funerari. Altri nuraghi sono diventati luoghi di culto cristiano. Le comunità locali li hanno adattati alle proprie credenze religiose.
Reperti archeologici dimostrano un uso continuo dei nuraghi anche in epoca bizantina. Questi monumenti, inizialmente fortificazioni, sono diventati simboli religiosi o luoghi di memoria. La loro capacità di adattarsi conferma la loro importanza per le comunità sarde.
Un patrimonio vivo e attuale
Il seminario ha mostrato la continuità di frequentazione dei nuraghi nel tempo. Questi monumenti non sono solo testimonianze archeologiche. Sono parti vive del paesaggio culturale sardo. La Sardegna conserva un patrimonio unico, dove antico e moderno si intrecciano e centrali dell’epoca romana e medievale.
L’Associazione La Sardegna verso l’Unesco continua a promuovere la conoscenza e la valorizzazione dei nuraghi. Questi simboli della storia sarda meritano attenzione e protezione, per continuare a raccontare la loro storia.