Sviluppato da Veritone, il software Track viene utilizzato da agenzie federali USA per identificare e tracciare individui attraverso descrizioni fisiche, eludendo i divieti sul riconoscimento facciale e sollevando dubbi sulla privacy e i diritti civili.
Negli Stati Uniti, alcune agenzie governative e forze dell’ordine stanno adottando una nuova tecnologia per la sorveglianza avanzata: si tratta di Track, un software basato sull’intelligenza artificiale sviluppato dalla società Veritone. Il suo scopo? Tracciare le persone anche in assenza del riconoscimento facciale, aggirando così i limiti legali imposti in molti stati americani.
Come funziona Track: tracciamento tramite descrizioni fisiche
A differenza dei tradizionali sistemi biometrici, Track identifica i soggetti analizzando caratteristiche fisiche come corporatura, genere, stile e colore dei capelli, abbigliamento, scarpe e accessori. Questo consente alla polizia e ad altre autorità di creare cronologie dei movimenti anche quando i volti sono coperti o non riconoscibili.
Il sistema è già in uso in oltre 400 enti pubblici e privati, tra cui dipartimenti di polizia locali, università e agenzie federali come il Dipartimento di Giustizia e il Dipartimento per la Sicurezza Nazionale. Inoltre, può essere integrato nei servizi cloud di Amazon e Microsoft, facilitandone la diffusione e l’adozione su larga scala.
Obiettivi e controversie legate alla privacy
Secondo Ryan Steelberg, CEO di Veritone, l’obiettivo di Track è fornire supporto investigativo in contesti dove l’uso del riconoscimento facciale è vietato. Tuttavia, l’American Civil Liberties Union (ACLU) ha espresso preoccupazione per l’impatto che una simile tecnologia potrebbe avere sulla tutela della privacy.
L’ACLU sottolinea che, anche se Track non utilizza dati biometrici in senso stretto, le sue capacità di sorveglianza non biometrica rappresentano una minaccia simile alla libertà individuale. In particolare, sono stati segnalati possibili abusi verso gruppi vulnerabili come manifestanti, studenti e migranti.
Una nuova frontiera della sorveglianza?
L’emergere di strumenti come Track mostra come la sorveglianza digitale stia evolvendo oltre il riconoscimento facciale, aprendo interrogativi etici e legali. Mentre le forze dell’ordine cercano nuove soluzioni tecnologiche, il dibattito su privacy, trasparenza e diritti civili è più acceso che mai.