Anna Piscopo esordisce con un romanzo intenso. “Mangia!” racconta la bulimia come metafora della vita. Un viaggio tra identità, corpo e relazioni, con stile diretto e tagliente.
“Mangia!” è il primo romanzo della giornalista Anna Piscopo. Un’opera potente e diretta, pubblicata da Fandango Libri. Il libro affronta il tema della bulimia in modo nuovo. Non come semplice disturbo, ma come metafora della vita.
La protagonista è una donna qualunque. Senza nome, ma con una voce forte. Vive il cibo come rifugio e ossessione. Ogni abbuffata è un modo per sentire, per esistere. Piscopo usa uno stile asciutto e tagliente. Evita pietismi. Sceglie l’ironia, anche nel dolore.
Il titolo, “Mangia!”, è un imperativo. Lo ripetono la famiglia, la società, la coscienza. Diventa un ordine opprimente. Ma anche un punto di partenza per liberarsi. Il romanzo mostra come si possa trasformare la sofferenza in consapevolezza.
Non è solo una storia di bulimia. È una riflessione sull’identità. Sul bisogno di amore. Sulla lotta per il controllo del proprio corpo. Il linguaggio è semplice, ma incisivo. Ogni frase scava in profondità. Ogni pagina racconta una fame diversa: di cibo, affetto, riconoscimento.
“Mangia!” parla a tutti. Non solo a chi ha vissuto disturbi alimentari. Parla a chi si è sentito perso, incompreso, schiacciato dai giudizi. La narrazione alterna momenti intensi a passaggi leggeri. Ma non perde mai il suo centro emotivo.
La protagonista affronta un percorso. Non c’è redenzione facile, ma c’è un cambiamento. L’arte della scrittura diventa anch’essa uno strumento di guarigione. Il corpo, invece, è un campo di battaglia. Un luogo di dolore e verità.
Con “Mangia!”, Anna Piscopo entra nella narrativa contemporanea con coraggio. La sua voce è autentica. Il suo sguardo è profondo. Racconta una storia necessaria. E offre al lettore un’occasione per riflettere sul rapporto tra mente, corpo e società.