Un fine settimana a Villanova Monteleone dedicato alla valorizzazione del patrimonio naturale e delle eccellenze enogastronomiche del Nord Sardegna, tra incontri, degustazioni ed escursioni alla scoperta delle radici del territorio.
Un recente convegno ospitato dal Ceas Monte Minerva ha acceso i riflettori sul potenziale inespresso del ricco patrimonio naturalistico che caratterizza il territorio di Villanova Monteleone e l’intera Sardegna nord-occidentale. La due giorni, inserita nel programma di “Chenamos in carrela 2025“, ha rappresentato un’importante occasione per approfondire le peculiarità dei mieli e dei vini locali, eccellenze che affondano le radici in un ecosistema unico e variegato. L’incontro ha evidenziato come la biodiversità ambientale e paesaggistica, unitamente alla ricchezza di specie floristiche e faunistiche, possa costituire un motore trainante per un significativo sviluppo economico, offrendo al contempo strumenti efficaci per contrastare il fenomeno dello spopolamento che affligge le aree interne dell’isola.
Esperti di settore, rappresentanti istituzionali e produttori locali si sono confrontati animatamente, delineando strategie innovative per la tutela e la valorizzazione di questo inestimabile patrimonio naturale. La manifestazione ha saputo coniugare sapientemente momenti di approfondimento scientifico con iniziative di promozione delle eccellenze enogastronomiche del territorio, creando un ponte tra la conoscenza accademica e il saper fare tradizionale.
La conferenza a Villanova Monteleone
La conferenza, che si è svolta durante lo scorso fine settimana presso il Ceas di Monte Minerva, a Villanova Monteleone, ha visto l’introduzione di Alida Manca del Ceas, seguita dai saluti di Pietro Fois della Proloco e del sindaco Quirico Meloni. Significativi contributi sono giunti da Giovanni Piras, direttore di Agris, Emanuele Farris, docente di Botanica dell’Uniss, Antonello Brunu, referente UOTT Multifunzionalità e Sviluppo rurale, Mauro Forteschi di Forestas e Antonio Farris, presidente dell’Accademia sarda del lievito madre.
I diversi interventi hanno offerto una lettura poliedrica della biodiversità, analizzandone le molteplici sfaccettature e, soprattutto, illustrando come essa possa rappresentare un vero e proprio volano per promuovere una crescita economica sostenibile. Per contrastare lo spopolamento che interessa le aree interne della Sardegna è importante quindi valorizzare questo patrimonio in maniera significativa. La sinergia tra enti di ricerca, istituzioni locali e produttori appare cruciale per trasformare il potenziale della biodiversità in concrete opportunità di sviluppo per l’intero territorio. Per conoscere meglio le attività di ricerca e innovazione di Agris, è possibile visitare il loro sito web.
Un dialogo fecondo tra scienza, tradizione e sviluppo sostenibile
La Giornata del cibo di sabato, interamente dedicata al miele, ha beneficiato dei preziosi interventi dell’esperto Gavino Carta, del sommelier dei mieli Emilio Fois e dei rappresentanti dell’associazione apistica Su Moju. Le loro presentazioni hanno messo in luce le peculiarità delle diverse varietà di miele prodotte nel nord Sardegna, evidenziando il legame indissolubile tra le caratteristiche organolettiche del prodotto e la ricchezza della flora locale. Domenica, la Giornata del vino si è aperta con un suggestivo concerto del Coro de Iddanoa Monteleone, creando un’atmosfera di convivialità propizia a un interessante dialogo. Tommaso Sussarello, vicepresidente nazionale dell’associazione Città del vino, Giovanni Antonio Sechi, lo chef Fabio Zago e il pubblico presente hanno animato un vivace confronto sulle potenzialità del settore vitivinicolo locale.
La preziosa collaborazione con le aziende vitivinicole Sandro Panzali e Salvatore Chessa di Usini ha permesso di degustare e analizzare le caratteristiche distintive del vermentino e del cagnulari, due vitigni autoctoni che ben rappresentano la contiguità territoriale tra le regioni storiche del Nurcara di Villanova e del Coros di Usini. Inoltre, sono state presentate le buone pratiche sviluppate con passione e dedizione dai viticoltori del Coros come un modello virtuoso da seguire per favorire la crescita e la valorizzazione del territorio di Villanova. Per approfondire le iniziative promosse dall’associazione Città del vino, è possibile consultare il loro portale online.
Le giornate
Le due giornate dedicate alla biodiversità quindi sono state arricchite da coinvolgenti escursioni storico-archeologiche e da stimolanti laboratori creativi curati dalle operatrici del Ceas Monte Minerva. I partecipanti hanno avuto l’opportunità di effettuare visite guidate al suggestivo Giardino della biodiversità, all’incantevole Roseto antico e alle misteriose domus de janas, antiche testimonianze della storia millenaria dell’isola. Il prossimo appuntamento, fissato per il 17 maggio presso la Macelleria Villanova Carni, affronterà inoltre il tema cruciale della “Trasformazione delle nostre carni“.
In compagnia di Tommaso Sussarello, dello chef Fabio Zago e dell’imprenditore Antioco Marras, si discuterà approfonditamente di come valorizzare l’intera filiera della carne, dall’allevamento all’ingrasso, dalla macellazione alla trasformazione, fino alla commercializzazione, con l’obiettivo primario di lasciare il valore aggiunto sul territorio. L’incontro si concluderà con una gustosa degustazione di prodotti locali. L’iniziativa “Chenamos in carrela” è organizzata con passione dalla Proloco in stretta collaborazione con il Comune di Villanova Monteleone, con il sostegno del Ministero della Cultura, il finanziamento dell’Unione Europea e rientra nel prestigioso network “Salude&Trigu” della Camera di Commercio di Sassari.