Monumenti aperti 2025 il viaggio continua tra cultura e territori

Sabato 17 e domenica 18 maggio torna Monumenti Aperti con una nuova tappa nel cuore dell’Italia e in ben undici comuni della Sardegna, tra itinerari culturali, archeologia nuragica e coinvolgimento delle scuole e del tessuto associativo locale.

Nel terzo weekend di Monumenti Aperti 2025, l’Italia della cultura diffusa accende i riflettori su Cerreto Sannita, nel cuore del Beneventano, su Chieti in Abruzzo e su Perugia in Umbria. Oltre alla bellezza del patrimonio storico di queste città, la manifestazione approda con entusiasmo in undici comuni della Sardegna, testimoniando ancora una volta quanto il progetto, nato a Cagliari ventinove anni fa, resta fortemente radicato nell’isola. Le giornate di sabato 17 e domenica 18 maggio aprono le porte di chiese, palazzi, siti archeologici e luoghi di interesse naturalistico a un pubblico ampio e variegato, supportato dall’impegno di studenti, docenti e volontari. Il programma permette di riscoprire le meraviglie custodite da Arbus, Calangianus, Golfo Aranci, Guspini, Iglesias, Porto Torres, Sant’Antioco, Sardara, Settimo San Pietro e Triei. Proprio a Guspini, tuttavia, le attività si concentrano nella sola giornata di sabato.

Sul portale ufficiale monumentiaperti.com, ogni comune dispone di una sezione dedicata dove i visitatori possono consultare l’elenco dettagliato dei monumenti accessibili, gli orari, le iniziative collaterali e i percorsi culturali. La manifestazione, ormai simbolo di partecipazione civica, valorizza il lavoro congiunto di istituti scolastici, guide locali e numerose associazioni culturali, che contribuiscono alla riuscita dell’evento attraverso narrazioni, spettacoli, laboratori e percorsi sensoriali per adulti e bambini.

archeologia e paesaggi nuragici tra Calangianus, Triei e Settimo San Pietro

Cinque dei comuni coinvolti in questo terzo weekend — Calangianus, Golfo Aranci, Arbus, Settimo San Pietro e Triei — partecipano anche al progetto Sentieri nuragici, un itinerario regionale che si inserisce nell’ambiziosa collaborazione tra Imago Mundi e l’associazione La Sardegna verso l’Unesco. Il percorso permette ai visitatori di immergersi in 30 siti archeologici nuragici, distribuendosi in un calendario parallelo alle attività di Monumenti Aperti. L’iniziativa contribuisce a far emergere il valore della civiltà nuragica, candidata al Patrimonio dell’Umanità Unesco, promuovendo al contempo il territorio attraverso forme sostenibili di turismo culturale.

Nei comuni aderenti, le visite guidate si svolgono in sinergia con le amministrazioni locali, con il coinvolgimento delle scuole e degli enti promotori. I percorsi vengono pensati per valorizzare il paesaggio e le tradizioni materiali e immateriali, dando spazio alla narrazione dal basso e alla memoria collettiva. L’esperienza, resa possibile anche grazie al sostegno di Imago Mundi e delle istituzioni regionali, assume così un significato che va oltre la semplice fruizione turistica, trasformandosi in uno strumento di costruzione identitaria e di promozione dell’eredità storica.

Sardegna protagonista tra arte, natura e scoperta

Ogni visita, all’interno del vasto programma di Monumenti Aperti, non si limita alla sola scoperta dei monumenti, ma invita anche a esplorare le connessioni tra arte, natura e storia locale. A Sant’Antioco, ad esempio, i percorsi conducono tra le necropoli puniche e le tracce della civiltà fenicia, mentre a Iglesias si riscopre l’identità mineraria con tappe nei villaggi abbandonati e nei musei tecnici del territorio. In Porto Torres, invece, protagonista era la Basilica di San Gavino, simbolo del romanico sardo e crocevia di racconti spirituali e architettonici.

Cagliari, città madre dell’intera manifestazione, continua a offrire un vastissimo ventaglio di itinerari tematici, laboratori per bambini, visite in LIS e performance artistiche diffuse nei quartieri storici come Castello e Stampace. Il coinvolgimento delle scuole risulta particolarmente forte nel capoluogo, grazie anche al coordinamento dell’amministrazione comunale e della rete civica. Anche in Arbus e Sardara, l’identità territoriale emerge attraverso itinerari tra le chiese campestri, i nuraghi e i centri termali antichi.

Attraverso questo approccio, la manifestazione Monumenti Aperti si conferma come uno degli eventi culturali più inclusivi e radicati nel panorama italiano, dove ogni località diventa teatro vivo di memoria, formazione e partecipazione collettiva.

About Roberta Grazzini

Artista Spirituale. Amo il canto, il ballo, la musica e le esperienze sensoriali. Esprimo la mia essenza portando il messaggio della comunicazione spirituale tra il visibile e l'invisibile, per ritrovare la propria vera ed unica autenticità, in questo cammino di esperienza chiamato vita.

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