Teatro tra le pietre millenarie con “S’Incantu de sos pitzoccos”

Venerdì 16 maggio gli studenti dell’Istituto Comprensivo Ghilarza-Abbasanta porteranno il mito delle Janas tra le Domus di Ispiluncas con una performance teatrale del progetto “I colori dell’eternità”.

Nel cuore della Sardegna più ancestrale, tra le pareti scavate nella roccia delle Domus de Janas di Ispiluncas, prende vita un racconto teatrale che mescola memoria, mito e futuro. Venerdì 16 maggio, con due repliche alle ore 16:30 e alle 18, ventitré alunni dell’Istituto Comprensivo Ghilarza-Abbasanta daranno voce e corpo a “S’Incantu de sos pitzoccos”, performance scenica ambientata nel suggestivo sito archeologico di Sedilo, fra le necropoli preistoriche più estese dell’isola. L’evento rappresenta il culmine del progetto “I colori dell’eternità. Segni del passato sogni del futuro”, promosso dal Gruppo Archeologico Karalitano (GAK) in collaborazione con il CeSim e sostenuto dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

La rappresentazione non è un semplice spettacolo scolastico: è l’esito di un articolato percorso formativo che, dall’autunno 2024, ha coinvolto una cinquantina di studenti provenienti da Ghilarza, Sedilo e Porto Torres, accompagnati da diciotto tutor del Liceo Classico “Siotto Pintor” di Cagliari. Gli alunni hanno esplorato sei necropoli tra il Sassarese e il Guilcer – da Su Crucifissu Mannu a Brodu di Oniferi, da Mesu ’e Montes a Cheremule – approfondendo temi archeologici e artistici. Il progetto ha previsto escursioni guidate, raccolta di materiali visivi, incontri laboratoriali e momenti di rielaborazione creativa.

Teatro e mito tra le rocce: la voce delle nuove generazioni

Guidati dalle registe Sabrina Barlini e Gloria Uccheddu della compagnia Le Voci di Astarte, i ragazzi hanno trasformato lo studio archeologico in narrazione teatrale. “S’Incantu de sos pitzoccos” si snoda in quadri che raccontano la leggenda delle Janas, creature della mitologia sarda che, secondo la tradizione, abiterebbero le Domus. Il lavoro si fonda su un linguaggio scenico contemporaneo che alterna parola, gesto e musica dal vivo – tra cui launeddas e organetto – per creare un’esperienza immersiva. Tra gli interpreti anche Tzia Angela, ottuagenaria del paese, testimone viva della tradizione orale e simbolo del passaggio generazionale.

Il progetto del Gruppo Archeologico Karalitano ha cercato di accendere nei giovani la consapevolezza dell’importanza del patrimonio archeologico sardo, unendo educazione, arte e senso di appartenenza. L’uso di materiali ispirati agli affreschi antichi, come le ocre e i simboli rituali, ha permesso ai partecipanti di confrontarsi con un’eredità concreta e materiale, traducendola in forme espressive accessibili. Il teatro, in questo contesto, diventa strumento di valorizzazione culturale e di responsabilizzazione civica.

Il futuro della memoria: dalla scuola ai siti UNESCO

Le Domus de Janas, riconosciute recentemente anche dall’UNESCO, rappresentano un capitale storico inestimabile. Con oltre 3.500 siti censiti, queste tombe preistoriche scavate nella roccia costituiscono una delle testimonianze più affascinanti della cultura nuragica. Progetti come “I colori dell’eternità” contribuiscono in maniera concreta alla loro salvaguardia, rendendo gli studenti veri e propri ambasciatori della memoria. Il metodo educativo utilizzato ha dimostrato come la conoscenza dei monumenti possa essere appresa con passione, creatività e coinvolgimento diretto, partendo dai banchi di scuola fino ai contesti paesaggistici che quei banchi li hanno preceduti di millenni.

About Redazione

Nata l'8 ottobre 2007 da un progetto di tre studenti universitari. Unica Radio vuole raccontare il territorio, la cultura e le attività dell'hinterland attraverso la voce dei protagonisti. Unica Radio racconta la città che cambia

Controlla anche

Once Upon a Place 2025: il festival delle narrazioni a Ghilarza

Dal 27 al 29 marzo 2025, Ghilarza ospita il festival che esplora la narrazione come …