Il primo martedì di maggio si celebra la Giornata mondiale dell’asma, per aumentare la consapevolezza pubblica su una patologia cronica che colpisce 260 milioni di persone e che può essere controllata con prevenzione, diagnosi precoce e una corretta gestione ambientale e terapeutica.
Oggi, 6 maggio 2025, si celebra la Giornata mondiale dell’asma, un appuntamento annuale promosso dalla Global Initiative for Asthma (GINA) per accendere i riflettori su una delle patologie respiratorie più diffuse a livello globale. L’asma, infatti, colpisce oltre 260 milioni di persone nel mondo, con una prevalenza dell’11% tra gli adolescenti, del 9% tra i bambini e del 7% tra gli adulti, secondo i dati pubblicati da The International Journal of Tuberculosis and Lung Disease.
L’obiettivo principale della Giornata è migliorare la consapevolezza, la prevenzione e la gestione dell’asma, fornendo informazioni aggiornate a pazienti, medici e istituzioni. Nonostante la diffusione della malattia, molte persone non ricevono una diagnosi adeguata o non seguono correttamente le terapie prescritte, con conseguenti ricadute sulla qualità della vita.
In occasione dell’evento, l’Istituto Superiore di Sanità ha rilanciato un decalogo per la miglior gestione dell’aria indoor, uno dei principali fattori scatenanti degli attacchi d’asma. Tra i consigli: evitare fumo, umidità e sostanze chimiche irritanti in casa, garantire una corretta ventilazione degli ambienti e mantenere puliti filtri e impianti di climatizzazione. Anche l’inquinamento atmosferico e i cambiamenti climatici giocano un ruolo crescente nell’aggravare la patologia, rendendo ancora più urgente una strategia di prevenzione integrata.
La gestione dell’asma passa non solo per il controllo ambientale, ma anche attraverso una diagnosi precoce, l’aderenza alle terapie e l’educazione del paziente. Le campagne di sensibilizzazione sono fondamentali per ridurre l’impatto socio-sanitario della malattia, migliorare la qualità della vita dei pazienti e promuovere politiche sanitarie più efficaci.
La partecipazione attiva di pazienti, medici, scuole e comunità è essenziale per affrontare con successo una patologia che, se ben controllata, consente una vita normale. L’informazione è il primo passo per respirare meglio, ogni giorno.