Ciak in Sardegna: il cinema che celebra l’essenza sarda

Un viaggio cinematografico tra cultura e tradizione sarda con Ugo Garau: scopri i segreti e le storie raccontate nella puntata di “Ciak in Sardegna”.

Ciak in Sardegna” continua a celebrare la bellezza sarda del cinema e le storie legate alla meravigliosa isola della Sardegna. Nella undicesima puntata, Ugo Garau ci guida in un percorso affascinante, esplorando il rapporto unico tra cultura sarda e settima arte. Questa puntata rappresenta una finestra aperta su un mondo di tradizioni, raccontate attraverso lo schermo cinematografico.

Passione per la Recitazione Drammatica e la Nascita del Desiderio di Dirigere

Quando gli veniva chiesto dei suoi personaggi preferiti, Garau ammetteva di essere attratto in particolar modo dai ruoli drammatici. Pur avendo avuto la fortuna di interpretare personaggi sia drammatici che comici, il suo gusto personale lo portava verso figure più complesse e difficili dal punto di vista umano, con il desiderio di studiarle a fondo per poi portarle in scena. Garau, con una carriera lunga e ricca di esperienze, spiegava che per lui questa evoluzione era maturata nel tempo . Sentiva una crescente esigenza comunicativa ed espressiva, che andava oltre la semplice interpretazione di ruoli scritti da altri . Il suo desiderio era quello di esprimere qualcosa di proprio, di osservare la realtà esterna e provare a raccontarla attraverso il suo sguardo. Non si trattava di una decisione improvvisa, ma di una vera e propria esigenza interiore5 , un sentimento che, secondo lui, accomunava molti altri colleghi .

“Il Pescatore”: Un Cortometraggio Radicato nella Cronaca e nel Territorio Sardo

Si arrivava così a parlare del suo ultimo lavoro, il cortometraggio intitolato “Il pescatore“, di cui Garau era sia sceneggiatore che regista. L’opera traeva ispirazione da un fatto di cronaca di qualche anno prima. Pur non volendo svelare troppo della trama per non rovinare la sorpresa, Garau spiegava come questo evento lo avesse profondamente colpito, spingendolo a costruire una storia attorno ad esso. Il protagonista del cortometraggio era Vincent, un pescatore cagliaritano interpretato dallo stesso Garau. Tuttavia, precisava che non si trattava di un documentario sulla pesca .Vincent era un personaggio in forte difficoltà, una figura che rientrava nella sua predilezione per i caratteri complessi, individui arrivati al limite delle proprie esperienze .

Collaborazioni Sarde e la Sfida di Essere Attore e Regista

Garau sottolineava con entusiasmo il forte sostegno ricevuto dal tessuto professionale sardo per la realizzazione del film . Oltre alla cooperativa di pescatori di Sant’Elia, molti attori e tecnici, tra cui i direttori della fotografia Sandro Chessa e Francesco Piras , avevano collaborato al progetto. Chessa e Piras avevano perfettamente compreso l’atmosfera cupa e malinconica del personaggio, traducendola in una fotografia in linea con il racconto. Un contributo fondamentale era arrivato anche da Piero Marras, che aveva curato la colonna sonora del film. Garau esprimeva la sua gratitudine per la disponibilità di Marras, il cui gesto amichevole di concedere l’utilizzo di un suo brano aveva arricchito significativamente l’opera. La conversazione si spostava poi sulla difficoltà di ricoprire contemporaneamente il ruolo di attore protagonista e regista8 . Garau riconosceva che si trattava di un compito impegnativo, poiché l’energia richiesta per dirigere era diversa da quella necessaria per immergersi completamente in un personaggio.

About Luca Lobina

Luca Lobina nato a Cagliari classe 1980, inizia a scrivere racconti fantasy dall'età di 6 anni nel suo diario segreto, i racconti sono frutto di fantasia, sogni e storie realmente accadute. All'età di 36 anni inizia ad affacciarsi nel mondo del cinema e si iscrive ai casting come figurante per scoprire il meccanismo del cinema dietro e davanti le quinte. Un mondo che lo intriga e lo affascina sempre di piu'. Dopo circa un anno e dopo aver fatto oltre 20 comparse si iscrive ad un corso di sceneggiatura a Cagliari e inizia a studiare recitazione all'accademia internazionale di recitazione a Roma. Inizia a lavorare come attore con diversi registi italiani in piccoli ruoli ma anche in ruoli da protagonista e scrive la sua prima sceneggiatura "Su Pissiafoi" nel 2022 e vince oltre 20 festival internazionali come miglior sceneggiatura e miglior sceneggiatore. Dopo pochi mesi "Su Pissiafoi" diventa un film, un cortometraggio di 27 minuti che viene proiettato nei cinema di tutta la sua Isola, la Sardegna, registrando un enorme successo. Attualmente il cortometraggio viene proiettato nelle scuole ed elementari sarde.

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